Sanità in Val di Chiana: aprire un tavolo di confronto per valutare l’impatto sul territorio dovuto alla nuova organizzazione dell’Azienda Usl 7

Nell’ultimo Consiglio comunale (ad unanimità), dopo che la Giunta Comunale ha presentato un ordine del giorno nel quale si evidenziano significative problematiche del comparto sanitario che interessa la Val di Chiana, l’Amministrazione comunale di Chianciano Terme chiede all’Azienda USL7 di aprire un tavolo di confronto e di riflessione costruttiva a garanzia del mantenimento dei servizi in essere e per ribadire l’importanza del coinvolgimento del territorio attraverso la Società della Salute nello sviluppo dei progetti e nella loro riorganizzazione, con l’impegno a reinvestire nell’area della Val di Chiana le eventuali economie ottenute. L’Assessore alle Politiche Sanitarie Antonio Altobelli evidenzia “la necessità di aprire un tavolo di confronto per valutare alcune situazioni particolarmente critiche e preoccupanti anche riguardo al funzionamento della Società della Salute, con l’obiettivo di trovare soluzioni condivise”.  

Nell’ordine del giorno, approvato dal Comune di Chianciano Terme, dopo aver ribadito che la partecipazione alle politiche sanitarie a livello nazionale rappresentano un alto livello di democrazia, il documento si sofferma sull’analisi del quadro sanitario in Val di Chiana che, pur trovandosi in una regione che ha fatto dell’assistenza sanitaria il suo “fiore all’occhiello”, ha visto i Comuni locali impegnati, non più di dieci anni fa, ad affrontare le problematiche connesse all’apertura del nuovo Ospedale di Nottola e nell’attivazione di una rete di assistenza territoriale, di cura e prevenzione.

I Sindaci della Zona della Val di Chiana – viene ribadito nel documento – che “proprio in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando, deve essere forte la determinazione per il mantenimento e l’ampliamento dei servizi in modo da dare risposte alla popolazione. Proprio la crisi economica, infatti, determina bisogni sanitari a cui molte persone possono già ora trovare soluzione con enorme difficoltà, un abbassamento della possibilità di risposta a dette istanze potrebbe creare nuovi e numerosi esclusi, trasformando i processi democratici condivisi in promesse non mantenute”.

I Sindaci della Valdichiana e i Consigli Comunali, attraverso la Società della Salute della Valdichiana Senese – si legge ancora nel documento – manifestano al Direttore Generale della Azienda USL7 il compiacimento  per la  politica sanitaria fin qui adottata, impostata alla tutela dei cittadini, che si espande dal territorio all’ospedale per intensità di cure, attraverso percorsi di continuità assistenziale e supportata anche da consistenti investimenti strutturali e tecnologici.

Tuttavia, alla luce delle gravi contrazioni economiche e della sostanziale riorganizzazione sancita nel vigente Regolamento di programmazione Aziendale della USL 7 Senese, non si possono non manifestare alcune preoccupazioni che vengono raccolte dai cittadini e dagli operatori stessi e che attengono alla qualità e quantità dei servizi e delle prestazioni che saranno e potranno essere erogate nell’immediato futuro.

La Dipartimentalizzazione dell’Ospedale – prevista dal vigente Regolamento di programmazione dell’Azienda USL 7 Senese – che sicuramente è in linea con una razionalizzazione, omogeneizzazione, qualificazione dei servizi su tutto il territorio aziendale, al momento – secondo i Sindaci della Val di Chiana – trova diversi limiti applicativi, anche alla luce della carenza di personale medico e sanitario, per cui i Medici di Nottola (in particolare nei reparti di Medicina, Chirurgia e Radiologia) continuano con difficoltà a risolvere “localmente” le problematiche legate alle risorse e anche alle procedure, senza riferimenti allo specifico Dipartimento.