Dopo la creazione della Fondazione Orizzonti D’Arte, che oltre a riempire le piazze nel periodo estivo con il Festival Orizzonti, ha fatto registrare anche il tutto esaurito nei primi due spettacoli della stagione invernale del teatro Mascagni, la nuova idea dell’amministrazione guidata dal sindaco Stefano Scaramelli si chiama “Casa della Cultura”. Il progetto, che potrebbe essere effettivo a breve, occuperà l’intero edificio ex ala maschile delle scuole Elementari di Chiusi Città, in località “Il Prato”. La Casa della Cultura si svilupperà su tre piani: nel dettaglio, al piano terra troveranno spazio il front-office della Biblioteca comunale (i cui prestiti nel 2012 sono saliti fino ad arrivare a 1.300), l’ Infogiovani, lo sportello GiovaniSI (progetto pilota studio, formazione/lavoro), e la sala delle associazioni; il primo piano sarà invece dedicato all’archivio storico della città, gli antichi volumi del comune oltre ad essere consultabili, tramite prenotazione e grazie anche ad una apposita sala lettura allestita con tavolini e sedie, faranno anche da “mostra” permanente insieme ad altri antichi reperti chiusini; infine, il secondo ed ultimo piano sarà diviso tra le attività diurne della Biblioteca e le attività serali dell’Università Popolare, frequentata attualmente da più di 200 iscritti, e una stanza interamente dedicata ai bambini per attività ludico-didattiche. “A Chiusi – dichiara il primo cittadino Stefano Scaramelli – vogliamo respirare cultura 365 giorni all’anno e per questo il nostro comune continua ad investire e nello stesso ottimizzare importanti risorse nello sviluppo di questo settore. Anche la location – continua il sindaco – non è stata scelta a caso, i giardini del Prato sono uno degli angoli più caratteristici del nostro comune, particolarmente suggestivi dal punto di vista paesaggistico e per questo meritevoli di un nuovo tipo di sviluppo e fruizione”. “La “Casa della Cultura” – afferma Chiara Lanari – assessore al Sistema Chiusipromozione – rappresenterà senza dubbio una bella occasione per tutti i cittadini di Chiusi. Abbiamo deciso ancora una volta di puntare proprio su questo settore, concentrando più servizi in un’unica sede, perché vogliamo far crescere ancora di più l’attenzione verso la cultura nel nostro comune, ottimizzando le risorse, con un occhio sempre più attento a tutte quelle antiche vocazioni, che continuano a contraddistinguere la nostra città”. In conclusione, la “Casa della Cultura”, mira a far crescere ed ampliare il centro storico sia in un’ottica di contenimento di costi e vivibilità degli spazi, che in una nuova idea di fruizione della cultura circondati dalla cultura stessa (si pensi ad esempio che le aule dell’Università Popolare saranno negli stessi spazi della Biblioteca, cosicché gli studenti si troveranno a fare lezione interamente circondati da libri).