La moschea a Colle è praticamente ultimata e verrà inaugurata ad ottobre, al massimo a novembre. L’annuncio lo ha dato il sindaco Paolo Brogioni in una intervista concessa martedì scorso al Corriere di Siena. In queste fotografie vediamo lo stato della struttura: l’edificio è terminato, devono invece essere portati a compimento i lavori davanti all’ingresso dello stesso. Ma dopo anni contrassegnati da un lungo dibattito e anche da polemiche e manifestazioni contrarie alla realizzazione di questo edificio il luogo di culto è pronto per essere aperto. “In questo momento – ha spiegato il primo cittadino colligiano – vengono condotte le ultime verifiche sui certificati di agibilità. E’ stato anche pubblicato un bando relativo al Comitato scientifico, solamente dopo la moschea sarà inaugurata. In questo modo verrà riconosciuto concretamente il diritto di tanti abitanti valdelsani a professare la propria religione e al contempo questo potrà essere un luogo utile per chi è nato a Colle per conoscere al meglio questa religione e abbattere tanti pregiudizi che spesso derivano esclusivamente dalla non conoscenza. La conoscenza abbatte le barriere. Mi immagino – ha proseguito Brogioni – che questo possa diventare un luogo che riesca ad inserirsi nella cultura e nelle caratteristiche della città di Colle e di tutta la Valdelsa. Tra queste caratteristiche io credo che ci siano anche la tolleranza e l’apertura, che sono tipiche della gente di Toscana. L’incontro con culture diverse porta ad una crescita culturale”.
Anche il segretario provinciale del Pd Niccolò Guicciardini ha risposto ad una domanda sulla moschea nell’intervista tenutasi alla Festa democratica di Siena: “Si parla di questo luogo – ha detto Guicciardini – da quando andavo a scuola. Non posso che essere soddisfatto per la conclusione dei lavori. Laicamente dico che ogni persona deve essere libera di poter professare la propria religione”.
Restano tuttavia davanti alla moschea alcuni segni delle proteste alle quali accennavamo: attaccato ad un filo, ormai sbiadito dal tempo e dalla pioggia, ormai sfilacciato e ingiallito, si legge lo striscione “Moschea, no grazie” che fu qui posizionato da alcuni esponenti locali della Lega nord.
Gennaro Groppa