Mercoledì 14 dicembre, i Comitati Acqua Bene Comune si sono dati appuntamento per un presidio alle ore 9.00 davanti al Grand Hotel Baglioni, piazza Unità d’Italia, all’assemblea dell’ATO 3 per chiedere ai sindaci il rispetto dell’esito referendario.
A meno di un mese dalla scomparsa degli Ambiti Territoriali Ottimali, alla vigilia di un ATO unico di 285 comuni per il servizio idrico, come espresso dalla Giunta Regionale Toscana e nella prospettiva di un gestore unico quanto più lontano possibile da quella democrazia partecipata dell’acqua richiesta da 26 milioni di persone, l’Assemblea dei Sindaci dell’ATO 3 Medio Val d’Arno è stata convocata senza prevedere nella discussione nessun argomento a favore del rispetto dell’esito del referendum sull’acqua del 12 e 13 giugno scorsi. Lo scorso 6 dicembre a San Miniato i Sindaci dell’Ato2 “Basso Valdarno” (provincia di Pisa Poggibonsi e San Gimignano) hanno votato una proroga di 5 anni ad Acque SpA facendo slittare la concessione al privato al 2026 (!). Una decisione presa all’unanimità, in disprezzo alla democrazia e alla volontà di 1.700.000 Toscani/e che il 12 e 13 giugno hanno detto chiaramente che il privato e il profitto devono stare fuori dalla gestione dell’acqua. Domani a Firenze tutto questo potrebbe ripetersi.Non un solo accenno, nell’ordine del giorno, alla ripubblicizzazione del servizio idrico come richiesto implicitamente nel I° quesito referendario da quasi tutta la popolazione Toscana e Italiana.Non un solo accenno all’applicazione del II° quesito referendario, per togliere dalla tariffa il 7% di remunerazione garantita al capitale investito, che la Corte Costituzionale ha sancito come immediatamente applicabile. I referendum non solo continuano ad essere disattesi ma si prepara un vero e proprio tradimento. Ricordiamo che è proprio l’ATO, autorità pubblica di controllo dell’operato del gestore, e dunque proprio quei sindaci che lo compongono, a dover intervenire sulla tariffa per rispondere così alla volontà espressa da oltre il 65% dei/delle loro cittadini/e nei referendum.All’opposto ci si prepara a garantire ulteriori profitti a quella compagine fatta di banche, multinazionali e imprenditori privati che non intendono rinunciare ai guadagni sicuri del “mercato” dei servizi pubblici locali.Facciamo fatica a credere che Legalità e Democrazia possano essere calpestate impunemente da chi è stato/a eletto/a nei nostri Comuni per prendersi cura del “Bene Comune”. Saremo presenti a Firenze mercoledì mattina 14 Dicembre davanti al Grand Hotel Baglioni, in piazza dell’Unità d’Italia, all’assemblea dell’ATO3 perché la richiesta ai sindaci di rispettare l’esito referendario del 12 e 13 Giugno diventi obbligo civile e rispetto della democrazia.Nessuno è padrone dell’acqua, neanche i Sindaci, perché l’acqua è di tutti. Forum Toscano dei movimenti per l’acqua ATO3Comitato territoriale di Firenze