Il palio del Bigonzo offre, domenica 30 settembre, lo spettacolo di circa 120 figuranti, sindaco Massimo Magrini compreso, combattimenti e danze medievali, sbandieratori e tamburini, e due competizioni affascinanti: quella degli arcieri e quella dei corridori che dovranno trasportare il bigonzo, termine locale per definire il tipico contenitore per l’uva. A Radicofani e Contignano tutti si sono preparati, per mesi, a un evento che quest’anno propone l’intrattenimento del gruppo di eseibizioni a carattere medievale di Abbadia San Salvatore. Altra novità è quella dei mangiafuoco di Gradara (nel 2011 si sono classificati secondi ai campionati nazionali della specialità) che la sera (ore 21,30) in piazza San Pietro dedicheranno il loro spettacolo alla contrada vincente.
Si comincia alle 10, con il corteo storico lungo le vie del centro. Quindi la messa alla chiesa di San Pietro, la presentazione del palio e la benedizione dei corridori delle quattro contrade che corrispondono agli antichi insediamenti di Radicofani (Castello, Bonmigliaccio, Castelmorro e Borgo Maggiore). A queste si è aggiunta di recente Contignano, la principale frazione del Comune. Da segnalare che il drappo destinato ai vincitori è stato dipinto dalla radicofanese Jessica Bondi, la più giovane ad averlo mai dipinto.
Dalle 16 si entra nel vivo delle gare con il il torneo di tiro con l’arco al Bosco Isabella. A seguire lanci di sfida, dimostrazione di combattimenti e danze medievali, nelle piazze del centro storico. Alle 18 la “pesa” del bigonzo in piazza San Pietro, con l’intrattenimento del gruppo sbandieratori e musici di Radicofani. A questo punto non resta che il palio (ore 19 circa) tanto atteso, che si preannuncia come ogni anno avvincente. Dopo la gara, appuntamento per la cena nelle cantine delle contrade, dove saranno porposti piatti medievali. Quindi (ore 21,30) esibizione del gruppo storico dei Mangiafuoco di Gradara. Ultima, importante annotazione: a causa dei lavori di rifacimento del pavimento nel centro storico, quest’anno la corsa partirà dall’esterno delle mura per arrivare, costeggiando le mura di cinta, sempre e comunque nella Piazza San Pietro.
Il Palio del bigonzo ha il pregio di coinvolgere tutta Radicofani nell’organizzazione: persino i costumi medievali sono stati cuciti da sarte del paese, grazie a un progetto finanziato dalla Regione allo scopo di recuperare gli antichi mestieri, un autofinanziamento delle contrade e a un contributo del Comune.
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