Il giorno 26 aprile il consiglio comunale di Sovicille ha approvato il bilancio consuntivo 2011.
L’assessore Sergio Bani ha tenuto a sottolineare come il rendiconto, al di là del mero risultato numerico, rispecchi e rispetti quanto approvato in sede previsionale e di programma all’inizio dell’esercizio.
Infatti l’esercizio 2011 ha confermato l’indirizzo dell’amministrazione di contenimento di ogni singola voce di spesa ma, nel contempo, il raggiungimento dell’obiettivo postosi di mantenimento della quantità e della qualità di tutti i servizi erogati; a tal proposito Bani sottolinea come, a fronte di una accesa contestazione sulla compartecipazione e sulla qualità della mensa scolastica sfociata in numerosi interventi sui media, i cittadini-utenti abbiano dimostrato sostanziale apprezzamento del servizio, con un incremento degli iscritti.
“Considerato il periodo economico che il paese sta attraversando”, continua Bani, “dobbiamo ritenerci soddisfatti dei risultati raggiunti. Non è facile mantenere la qualità di genere in un territorio di eccellenza, se non si può contare su risorse adeguate e, nonostante tutto, ritengo si possa affermare che l’Ente sia riuscito a soddisfare le esigenze di tutti i soggetti utilizzatori evidenziando il raggiungimento di risultati socialmente rilevanti e consentendoci di considerare positiva l’efficienza e l’efficacia dell’azione amministrativa portata avanti”.
“L’Ente, relativamente ai parametri del patto di stabilità, mantiene una percentuale più alta del consentito relativamente al rapporto costo del personale/spesa corrente; la diminuzione di alcuni posti di lavoro per raggiunti limiti di età poteva aprire spiragli positivi ma il ricercato contenimento delle spese ha pressoché mantenuti inalterati i valori”.
“Il risultato di esercizio, che evidenzia un avanzo di amministrazione, è da imputarsi, principalmente ai flussi del regime di spesa imposti dal patto di stabilità, ma su questa problematica sono stati versati, da colleghi e sindaci di tutta Italia, fiumi di inchiostro e diventerebbe anche antipatico continuare ad insistere su questo ‘italico pianto’ fintanto che chi abbia a cuore il funzionamento degli Enti locali non si decida a rivederne le regole”.
“Il futuro, infatti, a mio modesto parere”, conclude l’assessore Bani, “non si presenta certo più roseo perché, per esempio, il bilancio preventivo recentemente approvato era stato costruito tenendo conto che i tagli sugli stanziamenti dallo Stato centrale erano di oltre 450mila € a fronte dei 250mila precedenti e, invece, a questi devono venire aggiunti altri 374mila dei quali ci è stata data notizia solo ora”.
“Mi domando, ma siamo in tanti a chiedercelo, come, persistendo tali elementi di grande confusione, si possa addivenire ad una programmazione che consenta di aspirare a certezze di realizzo. Come, insomma, si possa continuare a programmare senza riferimenti normativi e regolamentari definiti?”.
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