L’Imu (imposta municipale propria) è attualmente istituita in via sperimentale e l’applicazione a regime è fissata per l’anno 2015. La stessa denominazione farebbe pensare ad una imposta esclusivamente comunale ma, in verità, dal momento che allo Stato va il 3,8% della stessa, gli enti locali svolgono principalmente le funzioni di enti esattori.
Già da questa premessa e, soprattutto, dalla dichiarazione “in via sperimentale” si capisce come la nascita di questa imposta sia avvolta in un clima di generale incertezza e diffidenza; basti considerare che alcune disposizioni finali verranno impartite da un apposito decreto che verrà varato entro il 10 dicembre, quindi ad appena 7 giorni dalla scadenza della rata a saldo dell’imposta in questione.
I media, poi, nella ricerca di confronto fra Imu e Ici hanno contribuito ulteriormente a ingenerare dubbi e incertezze in quanto hanno utilizzato o le aliquote di base o quelle di alcuni grandi centri urbani che, nella maggior parte dei casi, sono diverse da quelle che interessano il singolo contribuente.
Ad ingenerare ulteriore confusione sono anche le scadenze delle rate ed il quantum da pagare alle stesse; infatti il 18 giugno verseremo pro-quota sulle aliquote base (4 per mille per l’abitazione principale, 7,6 per gli altri immobili e 2 per i beni agricoli strumentali), poi il 17 settembre un ulteriore versamento solo per l’abitazione principale (facoltativo) e infine il conguaglio alla rata del 17 dicembre. Quindi solo per l’abitazione principale è previsto un rateizzo in tre scadenze mentre per gli altri beni in due, ma attenzione, perché per i fabbricati rurali ancora iscritti al catasto terreni e che dovranno essere dichiarati al catasto fabbricati entro il 30/11/2012 l’importo dell’IMU dovrà essere versato in un’unica soluzione entro il 17 dicembre.
Le rate del giugno e del settembre dovranno essere pagate esclusivamente a mezzo del modello F24 utilizzando i nuovi codici tributo che prevedono già la suddivisione fra le quote spettanti al Comune e quelle spettanti allo Stato.
Per far fronte a queste criticità, nei giorni scorsi l’Amministrazione ha concertato con l’Ufficio Finanze e tributi l’acquisto di un idoneo programma che possa snellire l’operatività dell’Ente e serva da supporto certo per i nostri concittadini per il calcolo dell’IMU, e che verrà presto reso disponibile sul sito web comunale.
Relativamente alle aliquote, come abbiamo già comunicato in altre occasioni, a Sovicille si è cercato di non aggravare più di tanto la già critica situazione economica generale dei contribuenti; infatti non abbiamo modificato l’aliquota per l’abitazione principale e per le ulteriori a disposizione se date in uso ad un parente di 1° grado in linea retta o se locate a canone concordato (L. 431/98). Mentre i terreni agricoli rimangono, nel nostro comune, esenti, abbiamo dimezzato l’aliquota relativa ai beni agricoli strumentali per dare un contributo reale ad un settore che nel nostro territorio riveste primaria importanza e, più di altri, sta attraversando un periodo particolarmente critico.
Naturalmente, in esito alla verifica andamentale dei parametri di bilancio, anche il Comune di Sovicille si riserva come previsto per legge di variare dette aliquote entro settembre.
Insomma, con regole incerte cresce l’incertezza per il rispetto del patto di stabilità e degli equilibri di bilancio di ogni comune. Ecco che anche Sovicille aderisce alla protesta dei comuni italiani e sarà presente a Venezia il prossimo 31 maggio ed al contempo è impegnata in collaborazione con gli altri enti del territorio ad offrire alla cittadinanza strumenti ed assistenza per la maggiore chiarezza possibile sui tributi.