Gli ingredienti ci sono tutti, a cominciare dal rispetto e dalla profonda devozione dei torritesi verso S.Giuseppe, il patrono dei falegnami, in onore del quale proprio questa categoria di artigiani, allora prevalente nel territorio del comune, alla fine degli anni ’60 decise di organizzare una festa che riunisse il paese e al tempo stesso offrisse un’occasione di svago alla popolazione.
Le otto contrade giungono preparatissime all’appuntamento, ciascuna con l’orgoglio di presentare il corteo storico più elegante, i migliori tamburini e sbandieratori, l’offerta gastronomica più invitante e soprattutto con la convinzione di poter puntare al successo, rappresentato dal panno dipinto dall’artista Daniele Righi Ricco.
Le speranze di vittoria sono affidate in parte al sorteggio, che distribuirà i somari provenienti da un allevamento di Roccastrada, in parte ai fantini: sul tufo si vedrà una sola novità assoluta, il versiliese Francesco Ferrari, per la Stazione. Giubbino inedito per Jonathan “Rafia” Guerri, che dopo una lunga militanza con Refenero, approda a Porta a Pago. A distanza di tre anni da un’apparizione nello “straordinario” del 2011 torna Roberto “Bacchino” Goracci, ovviamente per Le Fonti, la sua contrada, con cui ha vinto ben quattro volte, tutte nel primo decennio del terzo millennio. Confermati, infine, il sempre temibilissimo Andrea “Drago” Peruzzi (Cavone), Mirco “Trombino” Pieroni (Porta a Sole), Mirko “Baturlo” Ciancagli (Porta Gavina), Alessandro “Cobra” Guerrini, detentore degli ultimi due successi con Porta Nova, e Giacomo “Granocchia” Ciancagli per Refenero, la nonna del palio di Torrita, a secco di affermazioni dall’ormai remoto 1985.
Immutabile il programma di una lunga domenica dal ritmo intenso e in costante crescendo. Domenica mattina (23 marzo), già alle 9.00, le comparse delle contrade si presenteranno in Piazza Matteotti provenienti dai rispettivi territori, e alle 9.30 parteciperanno alla celebrazione della Messa nella chiesa delle S.S. Flora e Lucilla.
Al termine della celebrazione religiosa saranno i tamburini e sbandieratori, con la propria esibizione, a riempire la cittadella medievale di suoni e colori; poi, alle 11.45, partirà il corteo storico che rievocherà la vita del 1400, quando Torrita era saldamente fedele alla Repubblica Senese. La passeggiata si concluderà nella piazza del Gioco del pallone dove è allestito il campo di gara, ovvero l’anello di tufo che ospiterà la folle carriera a dorso di somaro circondato dalle ampie tribune per gli spettatori.
Quell’area diventerà l’unico scenario del programma pomeridiano: le contrade in corteo ed il drappellone vi accederanno dalle 15.30 e dalle 16.00 avrà inizio la competizione.
Quattro batterie ad eliminazione diretta (Porta a Sole – Refenero; Stazione – Porta a Pago; Le Fonti – Cavone e Porta Gavina – Porta Nova) designeranno altrettante sicure finaliste; la quinta contendente scaturirà dal repechage delle perdenti. E così in cinque, per quattro giri “a vita persa”, si giocheranno la vittoria. Impossibile il pronostico, sicura la previsione di quello che si verificherà dopo l’arrivo della finalissima, con un popolo impazzito per la gioia di aver conquistato il palio e follemente innamorato del fantino e del proprio somaro.
"Questo quadro del 1982, nato senza titolo ma a cui ho dato il nome Blue…
Oggi è l’anniversario dalla prima uscita del libro di Roberto Cresti e Maura Martellucci con…
Ecco come volersi bene con i consigli del dottor Bernardino Frati, medico estetico e nutrizionista,…
Ripartire dopo lo stop contro San Miniato. Questo è l'obiettivo della Vismederi Costone Siena che…
Ha preso il via la raccolta fondi per InnocentEvasione, l'innovativo progetto che vuole portare la…
È stata presentata questa mattina la partnership attivata tra la Emma Villas Siena e la…