A Torrita di Siena già si respira l’atmosfera elettrizzante del palio dei somari, la prima, grande festa popolare toscana della primavera.
Quest’anno l’imprevedibile sfida sul tufo, nata nell’ormai lontano 1967, andrà in scena il 22 marzo ovvero, come vollero i suoi fondatori, nella prima domenica successiva al 19 marzo, festa di San Giuseppe, patrono dei falegnami e, in generale, simbolo dell’impegno più umile e manuale e anche della capacità artigiana. Ma, come avviene ormai da molti anni, il programma scatterà otto giorni prima della carriera a dorso di ciuco, e, in un crescendo di appuntamenti, porterà fino alla giornata decisiva. Il primo atto ufficiale è appunto rappresentato dalla ufficializzazione del programma degli eventi che diventa l’agenda di una comunità che vive la propria festa popolare con un tale trasporto da non risparmiare praticamente nessuna famiglia.
Il “cartellone” si aprirà dunque sabato 14 marzo con due appuntamenti che faranno subito schizzare verso l’alto la temperatura della passione contradaiola. Alle 18,30, nella centralissima Piazza Matteotti, avverrà infatti il sorteggio dell’ordine di sfilata del corteo storico ma soprattutto delle quattro batterie eliminatorie con lo spettacolo di rievocazione storica “Torrita AD 1358, la fortuna di un Castello”. Subito dopo l’aperitivo medievale “Nunc Est Bibendum” apriranno le celebri “taverne”. Le cucine delle contrade offriranno i propri migliori piatti, a cominciare da caratteristici antipastici, passando per i pici al sugo, fino ai secondi e ai dolci. La cittadella medievale, illuminata ed addobbata con particolare cura, sarà animata dall’inedito Mercato della Nencia, che raccoglierà artigiani e prodotti in tema con la rievocazione storica, e dalle coinvolgenti esibizioni di artisti di strada, saltimbanchi, mangiafuoco e giullari. Domenica 15 marzo il programma sarà soprattutto caratterizzato, alle 16, sempre in Piazza del Comune, dalla Festa dei Giovani Sbandieratori e Tamburini. Si incontreranno così i giovani rappresentanti del palio dei Somari, del Quartiere Prato di San Quirico d’Orcia, dei Musici Terzieri di Porta Fiorentina e dei Piccoli Sbandieratori e Tamburini Bravìo delle Botti di Montepulciano.