3,6 milioni nel triennio (1,2 per questo 2012 e altrettanti per ciascuno dei due successivi) sono destinati dalla Regione Toscana per coordinare le attività sociosanitarie e socioassistenziali per le popolazioni che vivono un aree montane e svantaggiate. La delibera, approvata nell’ultima seduta della Giunta regionale su proposta dell’assessore Luigi Marroni, prevede una collaborazione fra tre soggetti: Regione Toscana, Uncem (Unione Comuni ed Enti Montani) Anci (Associazione Comuni Italiani).
Tre le finalità: migliorare i servizi nei territori montani o comunque disagiati, accrescere le informazioni con le popolazioni, istituire modelli di buone pratiche. E tre le linee progettuali previste: al primo punto le “reti sociali a servizio del welfare locale”. Seguono due progetti (“Montagna in salute” e “Botteghe della salute“), il tutto coordinato da tre organismi: una cabina di regia (due dirigenti regionali più i rappresentanti di Anci e Uncem), un responsabile della linea progettuale e un gruppo tecnico.
Fra gli obiettivi specifici, dettagliatamente indicati nella delibera, si segnalano le cosiddette “botteghe della salute“: una rete di centri multifunzionali finalizzati a erogare servizi specialistici in modo da rendere i cittadini delle aree montane in grado di accedere, anche attraverso l’e-government, alle opportunità offerte dai servizi disponibili sul resto del territorio regionale.
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