Centosettantanove osservazioni presentate, prese in esame e votate dal Consiglio comunale di Monteriggioni. Sono infatti definitivamente approvato da ieri, mercoledì 9 aprile, le varianti generali al Regolamento Urbanistico ed al Piano Strutturale del Comune di Monteriggioni.
“Attenzione al territorio, con un ridotto consumo di suolo e soprattutto messa in sicurezza di zone a rischio idrogeologico – ha detto il sindaco Angelo Fantucci – sono questi i punti fondanti dei nuovi strumenti urbanistici. Mi preme ringraziare chi ha lavorato al regolamento a cominciare dalla struttura tecnica del Comune e dell’organo politico che si è attivato per arrivare a questo punto. Fino agli ultimi minuti la struttura ha lavorato per poter portare in approvazione questo documento indispensabile, atteso dalle attività produttive, dagli operatori economici e dai cittadini in funzione del quale potranno portare avanti i loro piani di sviluppo per il bene di tutto il territorio. Questa amministrazione chiude il proprio mandato con un atto di programmazione indispensabile che detta le linee del nostro futuro”.
Le osservazioni presentate alle quali sono state fornite le controdeduzioni tecniche in totale sono state 179, divise tra Piano Strutturale e Regolamento Urbanistico, più sette osservazioni presentate sulle aree preordinate al vincolo di esproprio. Di tutte circa 130 sono state votate ad unanimità dei consiglieri ed il resto a larga maggioranza.
Le varianti generali si innestano in un momento in cui la crisi non ha diminuito l’attività edilizia del territorio di Monteriggioni mantenendo costanti il numero di pratiche edilizie e degli oneri di urbanizzazione ricevuti. Tra i punti più importanti che i consiglieri hanno votato c’è il sostanziale blocco le attività edilizie nelle zone industriali di Badesse e Rigoni dove saranno invece svolte attività di messa in sicurezza del territorio per poi ripristinarne l’edificabilità, essendo aree definite a rischio idrogeologico.
“Fin dalla fase dell’adozione – ha spiegato l’assessore all’Urbanistica Adriano Chiantini – è stata data attenzione al territorio aperto e alla parte che riguarda il vincolo idrogeologico: il dovere delle amministrazioni locali è quello della difesa del territorio e dobbiamo tener presente tutti i segnali che il territorio stesso ci dà. In questi territori avevamo fatto già nel 2006 un controllo idrogeologico, poi dopo gli alluvionamenti del 2013, ma anche alla luce dei nuovi regolamenti regionali di settore, abbiamo valutato, di concerto con l’Autorità di Bacino del Fiume Arno e con il Genio Civile, la necessità di provvedere a nuovi studi idraulici che dovranno essere fatti in tempi celeri. A quel punto la prossima Amministrazione Comunale potrà valutare se reinserirli o meno dalla posizione in cui sono stati stralciati”.
Altro punto qualificante per l’amministrazione, come detto in premessa, è la limitazione del consumo di suolo nel territorio aperto: “abbiamo rispettato quanto detto- continua Chiantini – e cioè evitare nelle nostre campagne e fuori dei centri abitati le nuove costruzioni e favorire la riqualificazione degli edifici esistenti. Favorire il risparmio energetico e recuperare il patrimonio edilizio esistente: mantenimento e riqualificazione quindi sono alla base del documento”.
Con questo atto, il terzo di pianificazione urbanistica nei dieci anni di mandato amministrativo di Fantucci e Chiantini, si conclude il lavoro di pianificazione del territorio comunale che ha sempre seguito una linea di rispetto del territorio e crescita economico produttiva che erano alla base del programma con il quale per due volte fu eletto Sindaco di Monteriggioni Bruno Valentini.