“Nel bilancio di previsione, per continuare a garantire servizi essenziali – ha spiegato l’assessore al bilancio, Leonardo Parri – abbiamo puntato su entrate straordinarie quali i riscatti delle aree Peep e le alienazioni, assumendoci qualche rischio sull’incertezza degli introiti, ma con la volontà di lasciare invariate le tariffe, l’addizionale Irpef e l’Imu sulla prima casa, per non gravare eccessivamente su famiglie e imprese, già duramente colpite dalla crisi. Oggi rivendichiamo quelle scelte, insieme a quelle che stanno portando, da diversi anni, l’amministrazione comunale a estinguere i mutui esistenti contratti, in prevalenza, prima del 2000. Negli ultimi anni siamo passati dai circa 26 milioni di debito del 2004 ai 16 attuali, con una riduzione del 35 per cento. Inoltre, dal 2009 non abbiamo più contratto mutui e non ne sono previsti nei prossimi due anni. La riduzione del debito dei Comuni è richiesta anche dalla Corte dei Conti, che impone di abbassare in maniera significativa il livello di indebitamento entro il 2014, portando un contributo al risanamento del debito pubblico italiano”.
“L’assestamento generale – ha aggiunto Parri – registra l’aumento di entrate in spesa corrente per circa 638mila euro, di cui 540mila provenienti dal riscatto dei vincoli su aree Peep, mentre vengono ridotte di circa 480mila euro le entrate provenienti da alienazioni non effettuate di immobili di proprietà comunale non strumentali alle funzioni dell’ente. Da registrare anche l’aumento di spese correnti per circa 144mila euro dovute, in particolare, agli aumenti tariffari dell’energia elettrica, a fronte di una riduzione dei consumi. I mutui estinti sono stati pari a 327mila euro, utilizzando anche l’avanzo di amministrazione, mentre gli oneri di urbanizzazione sono stati allocati in spese per investimenti”.
“Governare una città – ha detto il sindaco, Paolo Brogioni – significa gestire il presente, ma anche guardare al futuro. Con questo obiettivo, abbiamo promosso, negli ultimi anni, un cambio strategico della gestione amministrativa e finanziaria del Comune che pensi anche agli amministratori che ci seguiranno. Abbiamo lavorato, e stiamo lavorando, per ridurre il debito complessivo ereditato e, al tempo stesso, abbiamo continuato a destinare risorse alle spese per investimenti, attraverso gli oneri di urbanizzazione e cercando di attrarre contributi esterni su alcuni progetti. La situazione generale degli enti locali rende tutto più difficile. I trasferimenti statali si stanno azzerando, basti pensare che nel 2013 potremo contare su 500mila euro contro i 4 milioni di tre anni fa, così come i contributi esterni. A questo si unisce l’incertezza sui trasferimenti statali per il 2012, che conosceremo entro i prossimi mesi nonostante molte risorse siano già state impegnate; sulle entrate provenienti da operazioni straordinarie, come i riscatti in aree Peep e le alienazioni, e su quelle provenienti dall’Imu. In un quadro così complesso, per continuare a garantire i servizi essenziali alla comunità, occorre una revisione strategica complessiva che tuteli l’interesse generale, con il contributo di tutti”.
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