La convenzione prevede un pacchetto di misure ad hoc a condizioni particolarmente agevolate, dedicate alle esigenze della filiera vitivinicola in un momento particolare per il mercato che richiede prodotti caratterizzati da sempre maggior qualità e che, quindi, presuppongono innovazione e attenzione crescenti in vigna ed in cantina.
<<Banca e imprese hanno come obiettivi comuni la crescita e lo sviluppo – commenta Giovanni Ametrano, direttore territoriale di Banca Mps -, soprattutto quando il territorio rappresenta un valore aggiunto, identificativo del prodotto, che rende l’attività imprenditoriale non delocalizzabile. Banca Mps vuole essere partner e consulente degli imprenditori vitivinicoli. La sensibilità alle imprese del territorio, soprattutto in provincia di Siena, è una delle missioni del Monte e la vitivinicoltura è uno dei simboli della produttività e dello stile italiano che trova nella Toscana uno dei suoi centri di eccellenza. L’agricoltura fa poi parte del dna della Banca che storicamente trae origine dal settore primario>>.
La dinamicità degli imprenditori agricoli e vitivinicoli in particolare è fondamentale perché costituisce un presidio di sviluppo economico e di salvaguardia dell’ecosistema oltre a rappresentare un biglietto da visita culturale tra i più appetiti dai consumatori che sanno apprezzare il legame tra prodotti e territorio.
<<La Vernaccia di San Gimignano sta vivendo una fase di vero e proprio Rinascimento – dice Letizia Cesani, presidente del Consorzio della Denominazione San Gimignano –. E’ quindi importante per i produttori avere a disposizione i prodotti finanziari migliori per affrontare questo momento di crescita, prodotti che permettano di affrontare con maggiore serenità gli investimenti necessari per il raggiungimento di una qualità sempre superiore>>.
Tra le misure previste dall’accordo ci sono: una linea di finanziamento per impianto e reimpianto di vigneti, una dedicata all’invecchiamento vini, una per l’acquisto di macchine per la lavorazione delle viti (quali cimatrici, spollonatrici, legatrici eccetera) e per l’attrezzatura di cantina (vasi vinari come botti e tini, pompe, filtri, attrezzatura minuta eccetera) ed una per l’anticipo di spese di produzione.
Il Consorzio della Denominazione di San Gimignano, nato nel 1972 come Consorzio della Vernaccia di San Gimignano, ha perseguito sin dalla sua costituzione gli obiettivi di valorizzazione, tutela e promozione della Docg Vernaccia di San Gimignano, e contribuito alla ricerca e allo sviluppo della qualità dei vini coperti da denominazione. La Vernaccia di San Gimignano è stato il primo vino in Italia a potersi fregiare della Denominazione di Origine Controllata nel 1966, diventata Docg nel 1993. Il Consorzio rappresenta oggiAggiungi un appuntamento per oggi 115 soci e con l’ottenimento dell’Erga Omnes nel 2013 svolge l’attività di tutela, valorizzazione e promozione nei confronti di tutti coloro che, soci e non del Consorzio, utilizzano la denominazione.
La produzione della Denominazione San Gimignano, che comprende oltre alla Vernaccia Docg anche il San Gimignano Doc, si attesta attorno ai 5,3 milioni di bottiglie annue, provenienti dai circa 870 ettari di vigneti iscritti all’Albo situati interamente nel Comune di San Gimignano.
"Non molliamo mai", "Lavoro, lavoro", ha urlato il serpentone di quattrocento persone che stamani da…
La violenza economica non la vedi. È subdola, si insinua tra l’autostima e il bisogno…
L’arte orafa italiana ha da sempre un posto speciale nel cuore degli amanti dei gioielli.…
Il derby è ancora della Vismederi Costone Siena. I gialloverdi, al termine di una vera…
Si terrà mercoledì prossimo, 27 novembre, alle 21 nella sede della Cgil di Siena alla…
Un punto conquistato in extremis che allunga la striscia positiva. Grazie al rigore trasformato da…