Risultato Netto dei primi sei mesi 2013 pari a -380 milioni di euro rispetto a -1.552 milioni di euro relativo ai primi sei mesi 2012 Significativo miglioramento del profilo patrimoniale e finanziario a livello consolidato espresso in termini sia di aumento dei ratio di capitale e del livello di patrimonio, che della posizione di liquidità nonché della copertura dei crediti deteriorati Conto economico semestrale influenzato da contesto macro-economico particolarmente negativo parzialmente compensato dagli effetti positivi derivanti dalla realizzazione delle azioni di Piano Industriale: · Margine di interesse in contrazione del 35,2% a/a (-26,8% su basi omogenee), influenzato dagli oneri sui Nuovi Strumenti Finanziari per circa 152 milioni di euro, dall’azione di sviluppo del funding e dal deleveraging creditizio finalizzato al riequilibrio patrimoniale/finanziario della Banca · Positivo contributo delle commissioni (+1,4% a/a, +2,1% a/a su basi omogenee), grazie al miglioramento delle commissioni dall’attività di gestione del risparmio (+22,7% a/a) · Oneri operativi in significativa riduzione: -10,5% a/a (-3,3% la variazione rispetto al primo trimestre), con spese del personale in calo dell’11,8% a/a e altre spese amministrative in diminuzione del 6,5% a/a · Costo del credito a 149bps (138bps nel 1° trimestre e 188bps nel 2012), con rettifiche su crediti in aumento di 190 milioni di euro rispetto al primo semestre 2012, in presenza di un ulteriore aumento delle coperture · Concorrono alla formazione del Risultato di periodo, pari a -380 milioni di euro, oneri per esodi del personale pari a 17,6 milioni di euro e accantonamenti per fondo rischi e oneri per circa 45 milioni di euro principalmente per cause legali/revocatorie Significativo miglioramento della liquidità: · Counterbalancing capacity rafforzata, pari a circa 21 miliardi di euro rispetto a 14 miliardi di euro a fine Marzo 2013 e a 8 miliardi di euro a Giugno 2012 · Continua diminuzione del L/D ratio, che si attesta a 100,7% vs 103,8% di Marzo 2013 e 108,9% di Giugno 2012 · Positivo andamento della Raccolta diretta: +1,3% rispetto a Marzo 2013 e +3,3% rispetto a Giugno 2012, con conseguente miglioramento della quota di mercato (+30bps rispetto a fine 2012) · Posizione interbancaria netta (in raccolta) sostanzialmente stabile verso fine Marzo 2013 e costituita prevalentemente dall’esposizione in BCE (aste triennali LTRO) Rafforzato presidio di copertura dei rischi e profilo di capitale: · Ulteriore incremento della copertura dei crediti deteriorati (già tra le più alte del sistema), che si attesta al 41,1%, (+70bps rispetto a Marzo 2013, +190bps rispetto a Giugno 2012) e delle sofferenze, pari al 58,1% (+20bps rispetto a Marzo 2013, +290bps rispetto a Giugno 2012) · Dinamica in decelerazione per i volumi di crediti deteriorati (in aumento nel 2° trimestre 2013 di 358 milioni di euro rispetto all’aumento di 1.284 milioni di euro del 1° trimestre 2013). In particolare si segnala la riduzione delle esposizioni scadute (-254 milioni di euro, rispetto alla crescita trimestrale di +376 milioni di euro verificatasi nel 1° trimestre 2013) e dei crediti ristrutturati (-52 milioni di euro, rispetto ai -25 milioni di euro del 1° trimestre) · Prosegue il deleveraging delle posizioni a basso rapporto rischio-rendimento: impieghi in calo di 2,4 miliardi di euro rispetto a Marzo 2013 e di 6,4 miliardi di euro rispetto a Giugno 2012 · Patrimonio Netto in aumento di circa 360 milioni di euro rispetto a Marzo 2013, per effetto della riduzione del valore negativo delle riserve da valutazione (circa +600 milioni di euro) soprattutto per effetto del restringimento dello spread su merito creditizio della Repubblica Italiana Progressi nello stato di realizzazione del Piano Industriale 2012-2015: · Raggiunto il 90% del target triennale di chiusura filiali (360 su 400 previste dal Piano Industriale) e già pianificata per Settembre 2013 la chiusura delle restanti 40 unità · Azioni di cost management in fase avanzata di realizzazione, con attesi risparmi di costi per circa 140 milioni di euro nel 2013 e circa 190 milioni di euro nel 2015, pari al 54% del Target di Business Plan (al netto degli impatti del Progetto Back Office) · Riduzione dell’organico per circa 2.700 persone da fine 2011, di cui circa 1.660 per Esodo Incentivato e adesione al Fondo di Solidarietà; raggiunto circa il 60% del Target delle uscite previste da Piano · Realizzata la nuova articolazione delle Aree Territoriali della Banca e delle Direzioni Territoriali Mercato · Revisione del funzionamento operativo dell’intera filiera del credito (in particolare autonomie deliberative, gestione del portafoglio, Credit Risk Mitigation) · Prosegue il progetto di societarizzazione delle attività di back office; selezionate Accenture e Bassilichi come joint bidders con i quali continuare la negoziazione in esclusiva Nuovo Piano di Ristrutturazione in corso di verifica: · Piano di ristrutturazione approvato dal CdA in data 13 giugno 2013 e, come già comunicato il 18 giugno scorso, attualmente all’esame della Commissione europea secondo quanto prescritto dalla procedura di verifica della compatibilità del sostegno finanziario pubblico con il quadro europeo sugli aiuti di Stato · Rispetto al Piano industriale approvato il 26 giugno 2012, il Piano di ristrutturazione riflette uno scenario macroeconomico più fragile a seguito del perdurare della crisi economica a livello europeo, con riflessi negativi sulla generazione dei ricavi e sulle rettifiche su crediti, nonostante le azioni già intraprese dal management (in particolare sul versante del contenimento dei costi e della riduzione del rischio di credito). Sono previste ulteriori azioni di contenimento dei costi, cessione degli asset e riduzione del perimetro di filiali, oltre al rafforzamento delle iniziative di capital management già indicateIl Consiglio di Amministrazione di Banca Monte dei Paschi di Siena SpA ha esaminato ed approvato oggi i risultati del primo semestre 2013. Il secondo trimestre del 2013 è stato caratterizzato da un andamento congiunturale di persistente recessione dell’Area Euro e dell’Italia dove la domanda domestica ancora debole, la scarsa fiducia degli operatori e la debolezza dei bilanci, hanno amplificato gli effetti depressivi delle manovre fiscali e acuito l’incertezza sui mercati. Il Gruppo ha inoltre dovuto affrontare unclima non favorevole per l’effetto mediatico conseguente alle operazioni strutturate “Alexandria”, “Santorini” e “Nota Italia” e alle indagini giudiziarie legate all’acquisto di Banca Antonveneta, che sebbene sia progressivamente migliorato rispetto a fine gennaio, ha comunque continuato ad influenzare l’operatività del secondo trimestre. In tale contesto, il Management ha continuato a perseguire, con decisione, i target fissati dal Piano Industriale 2012-2015, realizzando nel secondo trimestre unmiglioramento/consolidamento delle quote di mercato nei principali segmenti di business,un’espansione della Raccolta Diretta e un miglioramento dei profili di liquidità del Gruppo, che si è tradotto in un forte incremento della counterbalancing capacity, passata da 14 miliardi di euro di fine Marzo a 21 miliardi di euro a Giugno 2013. Allo stesso tempo è stato mantenuto un solido profilo di adeguatezza patrimoniale, con i ratios regolamentari che si sono rafforzati rispetto a valori di fine 2012 per effetto dell’emissione dei Nuovi Strumenti Finanziari (c.d. Monti Bond) e della riduzione ulteriore delle attività ponderate per il rischio (RWA).