Università ed enti di ricerca toscani hanno 60 giorni, da oggi, per presentare proposte in tema di alta formazione concorrendo così alla attivazione dei circa 200 assegni di ricerca co-finanziati dalla Regione Toscana.
Lo prevede l’avviso pubblico che oggi, 11 gennaio, è pubblicato sul Bollettino ufficiale di Regione Toscana mentre gli uffici regionali che si occupano di ricerca, sotto l’assessorato di Stella Targetti, stanno per iniziare un “tour” nelle tre città universitarie toscane: il 19 gennaio a Pisa (polo didattico Carmignani, piazza dei Cavalieri, ore 15-18), il 27 a Siena (residenza “Sperandie”, via delle Sperandie 33, ore 10-13) e il 30 a Firenze (auditorium di Sant’Apollonia, via San Gallo 25, ore 15-18) saranno fornite, ai ricercatori e alle strutture di ricerca, tutte le informazioni utili per la predisposizione delle proposte.
Gli incontri serviranno anche a presentare un altro avviso, di prossima pubblicazione, rivolto a università, enti, imprese e ricercatori per la partecipazione al settimo Programma Quadro (2007-2013) di attività comunitarie in ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione.
Confinanziato dalla Regione Toscana per il 50% con 6 milioni di euro (altrettanti arriveranno dalle Università con fondi propri o provenienti anche da soggetti privati), con l’avviso pubblico – preparato da un protocollo d’intesa sottoscritto a novembre fra Regione e organismi di ricerca – si ipotizza di attivare circa 200 assegni di ricerca (tutti biennali e ciascuno coperto con 30 mila euro annui).
Otto gli ambiti disciplinari indicati dalla Regione Toscana come riferimento per le ricerche: scienza della vita, biorobotica e neuroscienze, sistemi avanzati di accelerazione della conoscenza, fotonica, nanomateriali e nuovi materiali, social innovation, energie rinnovabili, spazio e aerospazio. Si va dunque dalla biomedicina all’esplorazione dello spazio, dai robot ai nuovi motori, dai sistemi di calcolo alla multiculturalità, dalle tecnologie laser alla sostituzione di materie prime rare.
L’avviso indica anche le modalità per la scelta dei destinatari degli assegni (giovani laureati e dottorati): non sono previsti limiti di nazionalità, è indicato il rispetto della parità di genere e delle pari opportunità, è assicurata la trasparenza nelle procedure di selezione. La valutazione sulle proposte di ricerca sarà affidata a uno specifico “nucleo” tecnico: l’avviso pubblico indica già i criteri base per effettuare le singole valutazioni.
“Stiamo facendo un investimento importante sul capitale umano – commenta Stella Targetti, vicepresidente di Regione Toscana con delega ai rapporti con le Università e la Ricerca – e intendiamo contribuire a dotare il nostro sistema, universitario e della ricerca, di risorse umane in grado di contare su una continuità di lavoro in un momento nel quale la contrazione di risorse statali colpisce anche questa capacità di rinnovamento del capitale umano”.
L’opportunità è inserita nel progetto regionale Giovanisì (www.giovanisi.it) e l’avviso pubblico, con i relativi allegati, è scaricabile su www.regione.toscana.it/istruzionericerca/ricercaformazione
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