Simone Bezzini - presidente della Provincia di Siena
“Una serie di incontri utili a mantenere un contatto diretto con le maggiori realtà aziendali del territorio, a monitorare la situazione della nostra economia e a ribadire il sostegno delle istituzioni nella difficile fase economica attuale. La prima tappa ha toccato l’Amiata, ma questa iniziativa toccherà anche le altre zone della provincia, a partire dalla Valdelsa, dove andremo la prossima settimana”. E’ questo il primo commento del presidente della Provincia di Siena, Simone Bezzini e dell’assessore alle attività produttive Tiziano Scarpelli al termine della giornata di incontri che si è svolta oggi, mercoledì 6 giugno in Amiata per approfondire lo stato di salute dell’economia della provincia di Siena, toccando realtà produttive diverse: da Floramiata alla ex Amtec, dal distretto della pelletteria alla Stosa Cucine fino a Rimor, Cottoref e Nuova Rivart. Agli appuntamenti, che hanno coinvolto rappresentanti delle Rsu aziendali e delle aziende, hanno partecipato anche i sindaci di Abbadia San Salvatore, Piancastagnaio e Radicofani, rispettivamente, Lorenzo Avanzati, Fabrizio Agnorelli e Massimo Magrini; il presidente dell’Unione dei Comuni dell’Amiata Val d’Orcia, Roberto Rappuoli e alcuni rappresentanti di associazioni di categoria e sindacati.
“Gli incontri sono stati apprezzati dalle realtà visitate e dalle istituzioni locali – continuano Bezzini e Scarpelli – e sono un modo per essere vicini ai territori toccando con mano la realtà delle maggiori aziende che operano nelle diverse aree della provincia di Siena e che alimentano la nostra economia. Ogni realtà incontrata ha messo in evidenza la propria situazione attuale e a ognuna abbiamo ribadito impegno e disponibilità a sostenere progetti e iniziative tese a rilanciare i comparti o a superare la crisi, tutelando i livelli occupazionali e le professionalità maturate nei diversi settori”.
“La giornata è iniziata con la visita a Floramiata – aggiunge Scarpelli parlando delle singole realtà affrontate – dove abbiamo incontrato la Rsu aziendale e i sindacati e, successivamente, l’azienda. Abbiamo ribadito l’impegno della Provincia a monitorare la situazione di questa realtà produttiva impegnata nel settore florovivaistico, a favorire un dialogo con le istituzioni regionali e a capire, in tempi brevi, l’esito del concordato. Inoltre, abbiamo sollecitato un piano industriale che rilanci la produzione di questa azienda, che ha grandi potenzialità nel suo settore a livello nazionale e internazionale, tutelando i lavoratori e il polo produttivo e valorizzando la risorsa della geotermia, che può portare un contributo sostanzioso all’abbattimento dei costi energetici legati alla produzione”.
“Dall’incontro con la Rsu della ex Amtec – continua Scarpelli – è emersa la richiesta di tutelare e valorizzare le professionalità e le esperienze maturate all’interno dell’azienda del gruppo Finmeccanica facendo tesoro del bagaglio acquisito negli anni e che oggi è un valore aggiunto per tutto il territorio. Su queste basi, nei prossimi giorni, chiederemo un incontro con il nuovo management per rafforzare la presenza di questa realtà produttiva in Amiata. Formazione e accesso al credito sono state, poi, le criticità maggiori sollevate dai rappresentanti delle aziende del distretto della pelletteria di Piancastagnaio. Le istituzioni hanno ribadito il massimo impegno su questi fronti, a sostegno di un distretto che sta dando segnali positivi, con un coinvolgimento crescente dei Centri per l’Impiego, che già offrono numerose opportunità sul fronte della formazione, e nell’accesso al credito. Su questo ultimo tema, abbiamo dato piena disponibilità a mettere in campo occasioni per approfondire la conoscenza degli strumenti messi a disposizione degli imprenditori da parte di soggetti come Fises o Fidi Toscana, anche se il sistema di accesso al credito è ingessato e servirebbero azioni a livello nazionale ed europeo”.
La giornata di incontri è continuata presso la Stosa Cucine di Radicofani, dove è stata sollecitata attenzione sulla connessione a banda larga della Val di Paglia, per ridurre un gap tecnologico che rischia di penalizzare l’attività di numerose imprese. L’ultimo incontro ha coinvolto le Rsu di Rimor, Cottoref e Nuova Rivart, durante il quale sono state messe in evidenza le criticità dei settori camper, edilizia e legno e dei relativi indotti, ribadendo il supporto istituzionale a tutela dei livelli occupazionali. La giornata si è conclusa con l’obiettivo di costituire un tavolo di confronto e di approfondimento sullo sviluppo economico del territorio.
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