“La messa in vendita della tenuta di Suvignano è un grave errore, che mortifica un progetto di valore e l’impegno di questo territorio per affermare la cultura della legalità”. E’ il commento amaro del presidente della Provincia di Siena, Simone Bezzini, alla decisione dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità di mettere in vendita la tenuta agricola Suvignano, nel comune di Monteroni d’Arbia, sequestrata alla mafia nel 1994.
“Mi unisco all’amarezza del sindaco di Monteroni, Jacopo Armini, che si è speso con grande energia per il recupero civile, sociale e ambientale della tenuta. Mi auguro – prosegue Bezzini – che la scelta di mettere all’asta Suvignano possa essere nuovamente scongiurata. Se così non fosse, verrebbe meno un’occasione di riscatto civico e sociale per dare una nuova vita alla tenuta, a cui le istituzioni e le associazioni in prima linea, Arci e Libera, credevano e credono ancora tenacemente. Il futuro che abbiamo immaginato per Suvignano è in quel progetto, ed è un futuro che è insieme simbolo e concretezza, recupero produttivo e affermazione di legalità sul territorio”.