L’incertezza normativa sulle Province. “Da quando è cominciato il mio mandato – ha detto Bezzini – è iniziato il dibattito sulla cancellazione delle Province. Abbiamo assistito a un pasticcio dopo l’altro da parte di tutti i governi con continui annunci e provvedimenti normativi, tutti dichiarati poi incostituzionali. Purtroppo questa situazione ha prodotto grandi incertezze che hanno pesato sull’attività dell’ente e quindi sui cittadini. Rispetto al 2009 il bilancio della Provincia si è dimezzato a causa delle ingenti riduzioni ai trasferimenti dello Stato e della mancanza delle erogazioni della Fondazione Mps. Abbiamo lavorato duro per ‘tenere in piedi’ i conti e per mantenere servizi fondamentali per i cittadini, a partire dalle strade e dalle scuole”.
Fondazione Mps e il rispetto dell’autonomia della deputazione generale. “Rispetto al passato, grazie al nuovo Statuto – ha spiegato Bezzini – l’attuale composizione della deputazione generale è più plurale, più aperta e più articolata con dieci enti designanti, anche di livello nazionale. Se vogliamo cambiare dobbiamo praticare concretamente la discontinuità sia nello stile che nei percorsi, a partire dal rispetto dell’autonomia decisionale della deputazione generale. La mia idea è che la deputazione debba prima definire gli indirizzi dei prossimi mesi; poi debba definire dei profili e infine debba trovare procedure trasparenti per ascoltare le proposte e le idee degli enti designanti.
Il profilo del prossimo presidente della Fondazione Mps. “Siena – ha detto Bezzini – in questa fase ha bisogno di personalità competenti e professionali ma anche di figure in grado di interloquire con soggetti nazionali ed europei. Competenze giuridiche ed economiche sono fondamentali”.
Gli obiettivi della Fondazione Mps. “L’obiettivo primario – ha spiegato Bezzini – è tutelare il patrimonio della Fondazione e proiettarlo nel futuro. Se tuteliamo una quota consistente del patrimonio potremo anche ragionare sulla costruzione di una nuova governance nella Banca che ne tuteli l’indipendenza e la radice territoriale”.
Il giudizio su Fabrizio Viola e Alessandro Profumo. “Il mio giudizio – ha detto Bezzini – è sostanzialmente positivo. Un anno fa la Banca era sull’orlo del dissesto a causa della direttiva Eba. In quel momento non c’erano le condizioni per un aumento capitale e stavamo rischiando il tracollo. Il nuovo management è riuscito ad attivare la procedura per ottenere il prestito da 4 miliardi di euro dallo Stato. Una procedura concordata con il governo e che va perfezionata di fronte all’Ue. Ho apprezzato le parole del presidente del consiglio Giannni Letta e del Ministro Saccomanni perchè hanno dichiarato eccessive le richieste dell’Ue che non hanno tenuto conto degli sforzi straordinari fatti dalla Banca e da questa comunità. Anche il presidente della Regione, Rossi ha fatto bene a prendere una decisa posizione a difesa della banca”.
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