Bozzi: “Maggiore tutela dell’ambiente, dei cittadini e dell’identità per costruire il futuro del nostro comune”

Conciliare sviluppo economico, tutela dell’ambiente, rispetto per le esigenze sociali e per le radici del territorio, tutto in un’ottica di sviluppo sostenibile. Sono questi i principi fondamentali del Regolamento urbanistico (Ru) e del rapporto ambientale adottati dal consiglio comunale di Castelnuovo Berardenga. “Si tratta di uno degli atti più importanti per la progettazione del futuro di un comune, frutto della concertazione e del grande lavoro di partecipazione messo in campo per la redazione e che ha coinvolto i cittadini, i tecnici, le associazioni e le aziende locali”. Commenta il sindaco Roberto Bozzi. “Con questo documento vengono definite le linee urbanistiche del Piano strutturale che, grazie alle sue particolari caratteristiche e alla valorizzazione della vocazione vitivinicola del territorio, è stato premiato dall’associazione nazionale ‘Città del Vino’ come il migliore strumento di pianificazione urbanistica 2008, in ex equo con il Comune di Sizzano (NO)”.

 

“I criteri che hanno guidato la redazione del Regolamento urbanistico – continua il primo cittadino – sono stati il recupero del patrimonio storico; il completamento dei servizi con l’incremento di aree per spazi pubblici come piazze, parcheggi, impianti sportivi e l’introduzione delle aree di espansione e trasformazione urbana individuate all’interno degli ambiti urbani del Piano Strutturale (Ps). Il dimensionamento previsto nel Ru è stato impostato tenendo conto dei limiti imposti dal Ps e privilegiando un’impostazione che premia la qualità progettuale degli interventi, sia con la definizione dei parametri edilizi, sia dando incentivi agli interventi che realizzano obiettivi di autosufficienza energetica. Abbiamo, dunque, adeguato il quadro conoscitivo comunale con le nuove disposizioni normative che riguardano gli aspetti geologici, geomorfologici e idraulici. All’interno del Regolamento – aggiunge il sindaco – è stato previsto di destinare circa il 20 per cento all’edilizia sociale, in modo da venire incontro alle fasce più deboli della cittadinanza. In questo delicato momento di crisi economica, inoltre, abbiamo cercato di dare sostegno alle famiglie con poche risorse e ai piccoli imprenditori e agli artigiani, dando la possibilità di fare piccoli ampliamenti alle abitazioni delle famiglie che affrontano nuove nascite o che per difficoltà economiche sono costrette a vivere con altri nuclei familiari”.

 

“In questi anni – conclude Bozzi – abbiamo portato avanti un percorso di redazione del documento che ponesse particolare attenzione all’ascolto. Abbiamo dato, a chiunque volesse, la possibilità di manifestare le richieste, sia personali che collettive, inerenti il piano. Questo nella convinzione che la partecipazione della società locale al processo, oltre che essere scelta di buon governo, costituisce anche la condizione necessaria per la definizione del patrimonio riconosciuto e per uno sviluppo che rispetti sempre i valori identitari del territorio. La partecipazione è stata organizzata attraverso numerosi incontri con singoli cittadini, operatori o portatori di interesse che, durante incontri privati o in sede di assemblea pubblica, hanno potuto esprimere le loro istanze e aspettative. Da questi confronti sono stati prodotti circa 150 scritti da giugno 2010 a marzo 2012. Numerosi sono stati anche gli incontri istituzionali con i Comuni limitrofi, il Comune di Siena, la Provincia di Siena e la Regione Toscana. Di tutto questo patrimonio di informazioni si e’ tenuto conto nella redazione del Regolamento incardinandolo nei principi riconosciuti nel Piano strutturale e verificandone la sostenibilità nel procedimento di Valutazione Ambientale Strategica che è stata anch’essa oggetto di discussione pubblica”.