Bruno Valentini – «Mi vergogno che Mussari sia stato il principale finanziatore del mio partito»

Bruno Valentini

«I sequestri messi in atto contro gli ex-vertici di Banca MPS nonché contro la banca d’affari Nomura vanno nella direzione giusta, perché dimostrano la serietà dell’azione giudiziaria di una Procura di cui Siena può essere orgogliosa ed inoltre perché si apre uno spiraglio verso il possibile recupero di parte dei soldi perduti nelle spericolate operazioni finanziarie che hanno inguaiato banca, Fondazione, azionisti, lavoratori ed il territorio senese».

Bruno Valentini ha tracciato questa riflessione sul suo profilo “facebook” ieri, martedì 16 aprile, riguardo alla situazione giudiziaria della Banca Monte dei Paschi di Siena e sul suo passato.

«Oltre ai danni economici vengono contestati anche reati di false comunicazioni sociali e di ostacolo alla vigilanza di Banca d’Italia, da cui però avremmo potuto attenderci un’azione più tempestiva ed incisiva, così come da parte di Consob, Ministero del Tesoro e società di revisione e certificazione. Qualche giorno fa l’intero ex Consiglio d’amministrazione del Monte dei Paschi di Siena, insieme ai membri del precedente collegio sindacale, era stato colpito dalle sanzioni della Banca d’Italia, per presunta violazione del controllo dei rischi. Le accuse contro Mussari, Vigni e Baldassarri sono particolarmente gravi, perché mentre la banca veniva spolpata del suo patrimonio, trascinando con sé anche la Fondazione, qualcuno si arricchiva».

«Gli attuali vertici del Monte dei Paschi stanno collaborando con gli organi inquirenti per fornire tutte le informazioni necessarie all’inchiesta ed hanno anche meritoriamente deciso di avviare un’azione di responsabilità e di risarcimento per le operazioni sui derivati. La richiesta è stata presentata al Tribunale civile di Firenze e dovrà essere autorizzata nella prossima assemblea di bilancio ed io mi auguro che la Fondazione dia il suo voto favorevole e che anzi sia alla testa di questa azione di rivalsa, senza alcuna incertezza od indugio. Come ho già detto, i cittadini, i dipendenti e gli azionisti hanno il diritto di sapere la verità su quanto accaduto e di pretendere giuste punizioni. Le prossime elezioni comunali saranno anche un banco di prova per verificare la volontà dei senesi di voltare pagina, scegliendo amministratori che sappiano rappresentare questo bisogno di pulizia, che non accomuna tutti nella stessa convinta misura, a destra ed a sinistra. Non è ottusa rivalsa, è sete di giustizia».

«Solo sulla verità potremo ricostruire metodi efficaci ed imparziali di selezione della nuova classe dirigente, abbandonando il metodo fallimentare di dare carta bianca ai capi di turno. In vista delle prossime primarie di sabato 20 aprile e della scelta fra i due candidati, voglio che si sappia che io sono consapevole degli errori commessi, che ho denunciato non appena siamo entrati in possesso delle informazioni necessarie e quando era ancora forte il conformismo interno al PD, anche contro l’evidenza. Non esito ad ammettere che mi vergogno che Giuseppe Mussari sia stato il principale finanziatore del mio partito negli ultimi anni».