Bullismo in pullman a Chianciano Terme

Chianciano Terme

Segnalati casi di bullismo su un pullman che ogni giorno si dirige verso l’istituto alberghiero di Chianciano Terme. Alcuni passeggeri e a quanto pare anche alcuni genitori starebbero cercando di porre maggiore attenzione su quello che accade all’interno del veicolo che quotidianamente trasporta da Siena fino alla Valdichiana decine di giovani studenti. Non ci sono feriti, per fortuna non ci sono episodi gravi da raccontare e segnalare, ma gesti ed atti che creano comunque difficoltà comportamentali e danni psicologici ai ragazzi. “Pochi giorni fa – ci racconta un uomo – una ragazza è stata fatta camminare in ginocchioni per il pullman. Il tutto tra le risate dei ragazzi più grandi che l’hanno obbligata a farlo”. Racconta un altro: “A una ragazza è stato detto in maniera brutale di baciare un ragazzo e poi un altro”. E poi “spinte, continue prese in giro, ridicolizzazioni ed il rischio continuo di risse”.
Alcuni genitori si sarebbero già mossi contattando il preside dell’istituto. “Ma a scuola – dice uno di loro – non succede niente di simile. Lì i ragazzi si comportano bene, in maniera perfetta. Questi fatti di bullismo avvengono solamente in pullman”. Anche alcuni autisti avrebbero alzato la voce di fronte ad episodi di questo tipo, ma senza ottenere grandi risultati. Una ragazza, intanto, si sarebbe già rifiutata di continuare ad utilizzare il pullman per raggiungere la scuola. Ma contromisure non sono state trovate, decisioni al riguardo non sono state prese nonostante che “la situazione sia ormai tristemente nota a molti”. Un uomo si sarebbe anche recato alla locale stazione dei carabinieri per segnalare il caso. “Ma se non c’è una denuncia o un caso di violenza non possiamo intervenire”, si sarebbe sentito rispondere. Ma soprattutto i genitori sono preoccupati per quanto sta accadendo e per quanto potrebbe avvenire in futuro. Qualcuno di loro avrebbe manifestato l’intenzione di salire sul mezzo pubblico per verificare con i propri occhi cosa avviene.
E c’è già chi propone di installare sull’autobus una telecamera che possa filmare quello che succede sul veicolo.

Gennaro Groppa