“Procedure snelle per chi promuove interventi di rigenerazione urbana, convenzioni con aziende, condomini, associazioni per la cura di aree verdi residuali, concorsi di idee per le aree critiche del tessuto urbano e laboratori permanenti per l’ascolto ed il confronto con cittadini, professionisti, associazioni”.
Sono alcune delle proposte di David Bussagli, candidato alle primarie per il centro sinistra che si svolgeranno domenica 9 marzo, in seguito al tavolo sulla “Città che Cambia”, che si è svolto nei giorni scorsi.
“Sono tante le persone coinvolte – dice senza nascondere l’entusiasmo David Bussagli – tante persone interessate a dare il loro contributo alla nostra città che cambia e che deve farlo diventando più bella. Il nuovo Piano Strutturale si fonda su principi base imprescindibili: consumo zero del territorio, recupero dei volumi esistenti, qualità urbana, risparmio energetico. C’è un mondo di opportunità da cogliere, spazi di lavoro e di impresa collegati alla qualità della trasformazione e delle relazioni sociali e quindi alla qualità della vita”.
Recupero e trasformazione significano lavoro. “Quello che farò è creare e cogliere tutte le opportunità che la rigenerazione urbana offre, in termini di possibilità di lavoro e come strumento di riqualificazione delle aree, distinte in modo certo dal territorio rurale. E quindi attenzione alla qualità architettonica e sociale degli interventi pubblici e privati, ma anche convenzioni per le aree verdi residuali e concorso di idee per risolvere e gestire le aree più critiche”.
La città si trasforma nel segno della qualità. “Poggibonsi è una grande città che dal dopoguerra e fino ai primi anni’80 è cresciuta in maniera convulsa: successivamente ha intrapreso un percorso di riqualificazione importante. Oggi c’è ancora molto da fare e lo dobbiamo fare focalizzandoci sulla qualità e sul principio della “bellezza”. Metteremo in collegamento gli spazi di aggregazione, i servizi, le nostre eccellenze. Occorre ripensare e riprogettare gli accessi alla città, in primis la Stazione. Ed ancora, valorizzare il sistema dei fiumi, investire sulla mobilità urbana di qualità con l’implementazione e la valorizzazione della rete ciclabile e pedonale”.
Consegneremo la città a chi verrà dopo di noi più bella e più vivibile. “Dopo il Piano Strutturale inizia il ragionamento sul Regolamento Urbanistico. Io non ho dubbi: norme certe che non lascino spazi ad interpretazioni arbitrarie e procedure semplificate per chi promuove riuso e rigenerazione. Nel mio programma sviluppo urbano, lavoro, cultura, turismo, vivibilità saranno termini di uno stesso paradigma. Per questo mi impegnerò e lo farò insieme a cittadini, professionisti, associazioni, attraverso laboratori permanenti di ascolto e di confronto. Insieme”.
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