“Nei prossimi anni dobbiamo pensare sempre più alla costruzione della Valdelsa come area comune. Tantissime sono le collaborazioni in atto, perché la Valdelsa non è nuova ad un lavoro comune. Ricordo che l’ospedale di Campostaggia nasce dalla riunificazione dei tre ospedali cittadini di Poggibonsi, Colle, San Gimignano e che, come ospedale della Valdelsa, deve mantenere la sua centralità e continuare a crescere in qualità. Ora dobbiamo andare oltre”. Così David Bussagli, candidato alle primarie del Pd per le prossime elezioni amministrative di Poggibonsi, interviene su un tema che nei prossimi anni diventerà sempre più di attualità. “Ora è il momento di andare oltre – dice – lavorando anche per omogeneizzare i piani strutturali fino a definire uno strumento unico. E poi, un unico soggetto che faccia da punto di riferimento per cultura e spettacolo, insistere per un calendario unico in relazione al turismo, continuare a costruire progetti comune per il rilancio dell’economia. Se le province saranno superate – fa notare Bussagli – diventerà sempre più strategico e necessario costruire un ragionamento comune. Ricordiamoci che il nostro interlocutore istituzionale più vicino sarà la Regione che già da qualche anno sta spingendo, giustamente, verso processi di aggregazione delle politiche di area e anche degli enti locali. E la Regione continuerà a farlo, sempre più, perché le aree omogenee hanno bisogno di una politica e di un indirizzo comune. Si tratta di una strategia che anche altri territori nell’ambito della provincia di Siena tenteranno, a partire dalla stessa città di Siena. Nel futuro economia, cultura del territorio, welfare, il volto diverso delle nostre città, sempre più sostenibili, sono elementi che troveranno una maggiore efficacia se legati alla costruzione della Valdelsa – aggiunge Bussagli -. Io penso il prossimo mandato amministrativo come grande cantiere in cui preparare davvero l’incontro tra le diverse amministrazioni. Sono certo che questa sarà una sfida che gli altri comuni della Valdelsa sapranno cogliere. In questo senso potremo cogliere sempre più tutte le opportunità di innovazione sul piano del manifatturiero e lavorare sull’impresa creativa e culturale, sugli incubatori, sul rapporto con i poli di innovazione e con i centri di ricerca, nonché sull’incontro tra manifattura, cultura e promozione del territorio, sulla mobilità sostenibile. A questi si aggiungono i temi dell’efficienza energetica e della qualità del costruire che devono accomunare tutti”.
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