A fare la terribile scoperta è stato il figlio di Carillio, Ivano, molto noto a Vescovado dove lavora da circa venti anni come meccanico. E’ stato lui ad addentrarsi nella strada bianca e a vedere la macchina caduta e precipitata nel dirupo. In quel momento ogni speranza si è spenta.
Le ricerche erano proseguite ieri mattina con i carabinieri delle compagnie di Siena e di Montalcino attive sul territorio a partire dalle ore 10. Un’ora dopo si è alzato in volo anche un elicottero dei vigili del fuoco che ha perlustrato una parte della zona, senza che avvenisse tuttavia il ritrovamento.
Cartelli e transenne Resta tuttavia un punto ancora da chiarire in questa vicenda. La strada del Canalicchio ha un doppio ingresso: il primo è a tutt’oggi chiuso da alcuni pali che impediscono l’entrata. Nel secondo, invece, quello preso da Carillio, l’ingresso era sconsigliato attraverso alcuni cartelli che segnalano che la strada è senza sbocco e da transenne posizionate proprio all’imbocco della stessa. Ma le transenne ed i cartelli erano stati spostati fino al bordo della strada, a quanto pare già da alcuni mesi. Per questo motivo Carillio non è stato in grado di sapere che il percorso era chiuso e senza sfondo. Le forze dell’ordine sono adesso al lavoro anche per valutare se esistano delle responsabilità in questa vicenda.
Gen. Gr.
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