Recupero e riuso dei grandi contenitori. “La decurtazione dell’Imu con una politica più generale di abbassamento della pressione fiscale – dice Ceccuzzi – sarà possibile, nei prossimi anni, grazie al lavoro già fatto per stabilizzare il bilancio del Comune e con ulteriori misure di riduzione della spesa pubblica e di valorizzazione del patrimonio immobiliare. Dovrà essere fatto ogni sforzo per non incidere ulteriormente sulle tasche di cittadini e imprese. I nostri indirizzi per i prossimi anni sono chiari: rilanciare edilizia ed artigianato, attraverso il recupero, arrestando il consumo di territorio; un piano di efficientamento energetico e un piano di manutenzione straordinaria della città che punti sulla vivibilità dei quartieri, sull’arredo urbano e sul progressivo superamento delle barriere architettoniche. Dovremo tenere insieme la leva degli interventi a contrasto della congiuntura economica sfavorevole e gli investimenti di prospettiva che possono garantire alla città lo sviluppo dei prossimi decenni, come il recupero della Caserma Bandini e di altri importanti contenitori”.
Rivedere il regolamento urbanistico. “Per farlo sarà necessario rivedere alcune parti del regolamento urbanistico – dice Ceccuzzi – nella direzione del ‘consumo zero di nuovo territorio’, prevedendo oltre al recupero anche l’autorizzazione di piccoli interventi che diano un sostegno al rilancio dell’edilizia, attraverso una variante, il cui iter era già stato avviato prima del Commissarimento. Sempre sul fronte del Regolamento Urbanistico sarà necessario dare una risposta alla significativa domanda di edilizia privata, valutando l’ipotesi di aprire un apposito bando, finalizzato ad individuare quei casi che rivestano un carattere collettivo e sociale, così da poter verificare che vi siano reali esigenze di carattere familiare. Il bando dovrà vincolare gli interventi a volumi tecnici, in un contesto di sostenibilità e di bisogno vero, con grande attenzione al risparmio energetico”.
Un tavolo per la semplificazione e per indirizzare gli incentivi. “Sul fronte della semplificazione– dice Ceccuzzi – sarà poi necessario aprire un tavolo con le imprese e con tutte le associazioni di categoria per condividere gli interventi, indirizzare le risorse da mettere a disposizione degli incentivi e avviare percorsi di snellimento burocratico, ripartendo dalla conferenza dei servizi che aveva ridotto fortemente i tempi di esame delle pratiche e delle risposte”.
Edilizia sostenibile. “Siena – spiega Ceccuzzi – ha poi tutte le potenzialità per divenire un modello europeo per l’edilizia ecosostenibile in un conteso di altissimo pregio, recependo con tempi anticipati, quanto previsto dall’Unione europea. Entro il 2019, infatti, gli enti locali dovranno mettersi in regola con la direttiva europea che prevede, tra le altre cose, l’obbligo di costruire nuovi edifici pubblici a “consumi zero”. Siena dovrà ambire ad una leadership tra le città d’arte, anche imponendo un nuovo standard di Politica energetica, con un innovativo regolamento edilizio che promuova l’efficienza, il risparmio energetico ed elevati standard ambientali. Pensare l’edilizia sostenibile a Siena vorrà dire anche definire soluzioni tecnologiche e architettoniche innovative per intervenire sul costruito, in particolare su quello di pregio. Il questo senso il Comune di Siena dovrà promuovere un dialogo costante con la Sovrintendenza per arrivare alla definizione di un gruppo di lavoro, finalizzato a stabilire i criteri per l’istallazione degli impianti fotovoltaici fino ai sistemi di cogenerazione e rigenerazione”.
Auditorium e polo fieristico leggero nella Fortezza. “Tra le opere attese dalla città – conclude Ceccuzzi – sulle quali dovremo attrarre risorse esterne, c’è poi la realizzazione dell’Auditorium, uno spazio di cui Siena sente il bisogno per rilanciare la sua socialità e ospitare le sue eccellenze in campo musicale: dall’Accademia Chigiana, alla Fondazione Siena Jazz, passando per tutte le realtà della tradizione bandistica e corale e della performance musicale di vario genere. E’ per questo che crediamo che il progetto di recupero della Fortezza, debba tenere conto sia dell’esigenza di poter disporre di un Auditorium, che della necessità di realizzare un Polo fieristico leggero per l’organizzazione di eventi di rilievo nazionale, legati all’enogastronomia di qualità”.
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