Prima di tutto per me viene il bene di Siena. Per questa ragione ho preso qualche ora di tempo per riflettere sulla decisione da prendere, rispetto alla vicenda che mi vedrebbe coinvolto, come persona indagata per concorso in dissipazione del patrimonio del Pastificio Amato. Si tratterebbe di un episodio, solo una cena pubblica, che risale al 2006 e sul quale fornirò agli inquirenti, con estrema tranquillità, tutte le spiegazioni che riterranno utili ai fini dell’indagine. Ho grande rispetto e fiducia per il lavoro della Magistratura, ma sono totalmente estraneo alla vicenda e sono altrettanto sicuro di aver agito sempre con onestà e nel rispetto della legge. Voglio sottolineare, con fermezza, di non aver mai ricoperto cariche o svolto ruoli all’interno del Pastificio Amato e quindi sono ancora più convinto che, alla fine dell’iter giudiziario, quanto sto affermando emergerà in modo limpido. Ho informato tempestivamente il Partito e, personalmente, ho già maturato un orientamento, sul quale sto ragionando con il partito comunale, provinciale e regionale, nell’interesse prioritario di Siena e dei senesi.
Nei prossimi giorni, con una conferenza stampa, comunicherò i motivi delle mie decisioni.
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