“Una interessante occasione di riflessione sulle luci e le ombre nella gestione di parchi e aree protette in Toscana, ma soprattutto sui risultati e sulle grandi potenzialità che stanno emergendo e che rappresentano un’opportunità di crescita economica e occupazionale”. Con queste parole Susanna Cenni, parlamentare toscana del Partito democratico ed esponente degli Ecodem, è intervenuta ieri, venerdì 31 maggio, concludendo il convegno degli Ecodem sui parchi e la biodiversità che si è svolto a Livorno, all’interno dello spazio che ospita il Festival dell’economia ecologica, manifestazione promossa dalla Regione Toscana.
“In queste ore, mentre noi discutiamo di parchi, aree protette, turismo – continua Cenni – giungono aggiornamenti sui dati su occupazione e crescita nel nostro Paese. Dati drammatici purtroppo. Le scelte e l’assenza di politiche adeguate negli ultimi anni, rischiano di veder scomparire il nostro miglior tessuto produttivo dopo anni trascorsi senza la definizione di politiche industriali e di scelte che hanno penalizzato e mortificato l’ambiente, divorando risorse fondamentali come l’energia, l’acqua e l’aria e continuando ad accarezzare la logica dei condoni e del consumo di suolo. Rispondere alla crisi rende urgente intervenire sul modello di sviluppo intervenendo in molti campi contemporaneamente e investendo su una visione ecologica dello sviluppo e della crescita. Il presidente del consiglio Enrico Letta, durante il suo discorso di insediamento, ha fatto esplicito riferimento al bisogno di investire su ambiente, difesa del suolo, cultura, turismo e agricoltura. Oggi il consiglio dei ministri ha compiuto il primo importante passo portando gli incentivi finalizzati al risparmio energetico al 65 per cento e orientandoli ancora di più verso interventi sulla struttura degli edifici e sulla sicurezza antisismica. La proroga delle agevolazioni fiscali per la modernizzazione ecologica del patrimonio edilizio è una misura che fa bene sia all’economia che all’ambiente, come dimostrano i risultati già ottenuti dal 2006 a oggi in termini di investimenti attivati, posti di lavoro creati, riduzione dei consumi energetici e delle emissioni. E’ la strada giusta, anche per rispondere alla crisi dell’edilizia, senza incentivare nuovo consumo di suolo”.
“Parchi e aree protette – continua Cenni – sono già una formidabile risorsa per il nostro Paese. I dati raccolti nel rapporto Ecotur 2013 parlano di oltre 100 milioni di presenze con una crescita dell’1,8% del turismo in queste aree, con un fatturato stimato attorno agli 11 miliardi di euro. Si parla di un turismo di qualità, con un alto tasso di scolarizzazione e una discreta capacità di spesa. Sistemi economici che nascono attorno all’offerta naturalistica, rete commerciale, agricoltura di qualità. Secondo la fondazione Symbola dai parchi discende il 3,2% della ricchezza nazionale. E la rete dei piccoli impianti fotovoltaici nei Comuni interessati da questi flussi registra il 4% del fotovoltaico nazionale. Stiamo, quindi, parlando di parchi come motori di sviluppo locale di qualità. Tutto bene quindi? – si chiede Cenni – Le criticità ci sono e indubbiamente riprendere il percorso per completare e innovare le norme quadro in materia a livello nazionale, sarà importante. Un percorso che è stato già intrapreso dalla Regione Toscana e che speriamo possa produrre importanti novità”.
“L’Italia tornerà a crescere se facciamo norme e provvedimenti chiari e netti, con scelte ecologicamente sostenibili, altrimenti continueremo a pagare gli errori per decenni come sta accadendo adesso con l’Ilva. Anche per questo come eletti Ecodem – conclude Cenni – abbiamo elaborato un documento per rilanciare la crescita mettendo al centro le politiche ambientali e superare la crisi, coniugando lo sviluppo economico e occupazionale con la tutela e la valorizzazione dei beni comuni come la difesa del suolo, l’acqua, il territorio e l’aria, documento sottoscritto da circa 100 tra deputati e senatori. Alcuni giorni fa abbiamo consegnato il documento al capogruppo del Pd alla Camera, Roberto Speranza, indicando le azioni che riteniamo necessarie per poter salvaguardare il nostro patrimonio naturale. Mi sento di affermare che i primi passi del Governo vanno nella direzione auspicata”.
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