Centrosinistra di Piancastagnaio: ‘L’anonimato uccide la vita del paese’

Piancastagnaio

“Una ridicola lettera anonima, l’ennesima, che cita varie persone: amministratori, esponenti politici, impiegati di enti locali, può far sorridere ma anche arrabbiare” A scrivere è il Centrosinistra per Piancastagnaio.
“Lo pseudo anonimato che solo la palese disattenzione rende tale da troppo tempo inquina la vita pubblica paesana. Piancastagnaio non è un luogo dove si deve aver paura a parlare, denunciare, segnalare, contestare. Ricorrere, sistematicamente, all’anonimato per tirare fuori vere o false malversazioni, cattiva gestione, illeciti amministrativi e una scelta lucida non una necessità, una vigliaccata compiuta perché facile; infanghi e non ti sporchi, fai del male è rimani nell’ombra, rovini vite e relazioni e stai nascosta. Non c’è infatti in quelle righe una sfida politica ma soltanto una infamia forse scritta nel tempo di lavoro pagato dalle tasse dei pianesi. Ci auguriamo non sia vero perché sarebbe inaccettabile se, come può sospettarsi dal racconto sbrindellato che si legge in quel foglio anonimo, lo scritto venisse da dentro qualche sede istituzionale, pensato e eseguito da chi è pagato o pagata dalle nostre tasse. Ad ogni buon conto gli amministratori – ma anche gli inquirenti – bene farebbero ad accertarsi, nella misura della loro diversa responsabilità, della provenienza di questa lunga e ininterrotta serie di lettere anonime. L’opinione pubblica s’è fatta una idea abbastanza precisa e unanime e spesso quello che si sente o si vede a livello popolare, in una piccola comunità come la nostra, se non è proprio la verità ci si avvicina abbastanza. O forse, accanto a chi scrive, c’è qualcuno già pronto a leggere ? Ad aprire la ennesima inchiesta? Il confronto politico sono le critiche, l’aspra opposizione a viso aperto; è la democrazia ma questa invece è melma: la delazione, la denigrazione, la vigliacca indicazione di persone che si occupano della cosa pubblica è un’altra cosa. Si è arrivati in quelle righe a punte di acidità sopra la misura, colpendo cittadini e cittadine con grave denigrazione in qualche caso. Nessuno di noi è immune da errori, une dei quali è la sottovalutazione di questo stato di cose, ma stia accorto l’anonimo o la anonima, non staremo fermi e non rinunceremo a svolgere il mandato che ci è stato affidato. Al sindaco, agli assessori e agli amministratori diamo ancora, immutata, la nostra fiducia; ai pavidi degli scritti anonimi la nostra promessa di non arretrare, caso mai pensassero di piegarci. Piancastagnaio nei suoi abitanti, nei luoghi della sua socialità non è lontanamente paragonabile a questi sciacalli o sciacalle e quindi nel denunciare la volgarità di queste ripetute lettere anonime, non confondiamo i nostri concittadini con questi vigliacchi o vigliacche. Nel merito delle singole e arruffate, apparentemente sgrammaticate, volutamente confuse circostanze denunciate sta la fanghiglia in cui dimorano gli autori o le autrici di questa pseudo denuncia che qualifica chi l’ha redatta nell’ombra, nell’anonimato, nel rancore”.