La cerimonia si è svolta in una gremita sala consigliare aperta al pubblico e alla stampa e che ha visto la presenza di tutte le rappresentanze civili, militari, politiche e religiose del territorio. Ad aprire la cerimonia è stato il sindaco che ha ringraziato il Prof. Valori per l’altissima considerazione, attaccamento ed amicizia dimostrata verso la città di Chiusi; vissuta e frequentata con discrezione e da lui definita patrimonio genuino da valorizzare e consolidare. Questa candidatura per la nostra città ci riempie di soddisfazione-dichiara il primo cittadino di Chiusi Stefano Scaramelli-e ringraziamo il prof. Valori per la sensibilità, passione costanza e dedizione con la quale si sta prodigando perché Chiusi sia riconosciuta ed inserita nella lista dei siti Patrimonio culturale e mondiale dell’umanità. La nostra storia è ricca di significato così come dimostrano le tante testimonianze che nel territorio sono ancora ben visibili di quelle antiche epoche e questo è proprio uno degli assi nella manica per sperare nel conferimento Unesco. Ovviamente siamo in fase di candidatura ed è bene restare con i piedi per terra, ma già questo ci riempie di orgoglio perché la filosofia dellUnesco è la stessa che abbiamo adottato nella nostra esperienza di amministratori, ovvero tutelare, conservare e sviluppare il nostro territorio e la sua cultura verso le generazioni future. Nell’ambito dei progetti di valorizzazione, diffusione, promozione e sviluppo delle risorse rtistiche e culturali della nostra città ai quali stiamo lavorando sinergicamente e a sistema dichiara Chiara Lanari assessore al sistema Chiusipromozione- la candidatura Unesco non può che essere qualcosa di cui essere orgogliosi. Ottenere questo riconoscimento significherebbe aumentare ancor più il prestigio della nostra città e contemporaneamente offrire un impulso senza eguali alleconomia del turismo. Nella speranza che questo percorso comune continui ad essere perseguito, non possiamo dunque che ringraziare di cuore il Prof. Valori. Ad oggi sono 936 i siti che fanno parte della lista Unesco (725 beni culturali, 183 naturali e 28 misti) presenti in 153 paesi del mondo, 47 dei quali in Italia. Tra di essi figurano nel mondo: la grande muraglia cinese, le isole Galapagos in Ecuador, lantica Tebe e le piramidi di Egitto, Mont-Saint Michel e Notre Dame in Francia, la vecchia città di Gerusalemme, i siti archeologici del Buddismo in Giappone, Petra in Giordania, la Torre di Londra e la cattedrale di Canterbury, il Palazzo e lAbbazia di Westiminster nel Regno Unito. In Italia soltanto per citarne alcuni: Venezia e la sua laguna, il centro storico di Pienza, Siena San Gimignano, Firenze, la Costiera Amalfitana, la Valdorcia, Assisi e la Basilica di San Francesco, Roma, i monumenti paleocristiani di Ravenna, le necropoli etrusche di Cerveteri e Tarquinia. A questo elenco, presto, si potrebbe aggiungere anche la città di Chiusi, dopo essere passata al vaglio del tavolo Unesco di Parigi.
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