Chiusi-Chianciano – Polizia individua datori di lavoro che hanno richiesto l’emersione per numerosi cittadini stranieri con dichiarazioni non veritiere

Polizia

A seguito della denuncia querela sporta da una persona anziana residente nella zona di Chiusi la quale si è vista recapitare una lettera dall’INPS con la quale le si richiedeva il versamento dei contributi dovuti per i lavoratori al nero sanati con l’ultima decreto legislativo 109/2012, senza che la stessa avesse mai avuto alle proprie alcun lavoratore straniero, gli uomini della Squadra Amministrativa e Immigrazione  del  Commissariato di P.S. di Chiusi Chianciano , alla guida del Vice Questore Aggiunto dr. Valter Allegria, hanno avviato una serrata indagine  con lo scopo di verificare quanto denunciato.

Le indagini – coordinate dalla Procura della Repubblica di Siena -, e che hanno contemplato anche l’esame delle tracce lasciate in rete dai membri dell’organizzazione criminale, hanno portato all’individuazione, di compiacenti datori di lavoro che, simulando  pregressi rapporti di impiego mai esistiti, hanno inoltrato ciascuno più richieste di emersione in favore di cittadini stranieri clandestini provenienti soprattutto dal Magreb ma anche da alcuni Paesi dell’Asia centrale.

Scoperta la trama dell’attività illecita, numerose pattuglie del Commissariato hanno effettuato nei giorni scorsi mirati sopralluoghi nelle abitazioni e nei luoghi di lavoro indicati nelle istanze di “sanatoria”, accertando che nessuno dei lavoratori era presente o aveva mai lì lavorato.

Proprio in tale circostanza si è potuto verificare inoltre  che  5 dichiarazioni di sanatoria erano state presentate a nome di due persone con handicap completamente all’oscuro dei fatti.

La Polizia ha effettuato complessivamente 12 verifiche e ha sottoposto al vaglio della competente magistratura inquirente le posizioni di 26 persone, tra cui 19 stranieri.

Solo alcuni di questi stranieri sono stati peraltro rintracciati in zona ed alcuni di essi risultavano già gravati da precedenti di polizia.

Gli accertamenti e le verifiche  sono tuttora in corso