Lo sport, quello sano, come ricetta ed antidoto naturale al doping e al bullismo. In sintesi sarà questo il tema trattato nel convegno di sabato prossimo, 16 febbraio alle ore 10, alla sala conferenze di San Francesco a Chiusi. L’appuntamento rappresenta una tappa della campagna di prevenzione 2013 dell’Osservatorio nazionale bullismo e doping che dopo essere partita dalla capitale ha scelto il comune etrusco di Chiusi per proseguire la propria missione. Ad aprire l’incontro sarà il saluto del sindaco e degli assessori, mentre i relatori saranno: Luca Massaccesi Segretario Generale Osservatorio e medaglia olimpica di Taekondo; Lara Liotta testimonial Osservatorio e campionessa europea di karate; Massimo Montebove vice presidente Osservatorio; Anna Favi responsabile marketing; Caterina Leone responsabile relazioni esterne ed infine Alessandra Venturini e Vincenzo Naselli dellassociazione Aisisu, nonché docenti all’Università Popolare di Chiusi del corso di criminologia che terminerà a fine mese. Tanti i temi che saranno affrontati nello spazio conferenze di San Francesco, ma come da tradizione per l’Osservatorio nazionale bullismo e doping, l’evento rappresenta la possibilità per raggiungere un duplice obiettivo. Il progetto dell’Osservatorio, è mirato sia a sviluppare una cultura della non aggressività o uso/abuso indiscriminato di farmaci quali strumenti per ottenere sicurezza e sentirsi dunque migliori; che alleducazione alla convivenza, alla corresponsabilità e allo sviluppo armonioso della propria personalità e fisicità. Questo dunque lo scopo della campagna di prevenzione al bullismo e doping nella tappa chiusina, appuntamento ormai diventato negli anni sempre più importante visto i continui messaggi che quotidianamente bombardano soprattutto i più giovani, ovvero quella parte di società più permeabile ed influenzabile a certi messaggi, è che trasmetto lidea che più forte e più potente è bello. Da recenti indagini, effettuate su unampia casistica, è emerso che anche per questo in Italia circa il 40% dei ragazzi, in unetà compresa tra gli 8-11 anni, è vittima di atti di bullismo e proprio per questo momenti di prevenzione, attivati anche con conferenze come quella di sabato 16 febbraio al chiostro di San Francesco a Chiusi, possono assumere un ruolo di primaria importanza per sensibilizzare le giovani generazioni prima che le influenze negative diventino modelli da seguire e di vita. Alla conferenza saranno presenti le classi 3° dellIstituto comprensivo Graziano da Chiusi e le classi 2° e 3° del plesso scolastico Einaudi/Marconi; a tutti i partecipanti sarà regalato il calendario ufficiale 2013 dellOsservatorio Nazionale bullismo e doping.