Chiusi, giro di vite sulla sicurezza

Stefano Scaramelli - sindaco di Chiusi

Stefano Scaramelli – sindaco di Chiusi

“E’ arrivato il momento di dire basta, la nostra città e la tranquillità dei nostri cittadini è stata di recente sottoposta ad un vero e proprio attacco da parte di gruppi criminali e questo non è tollerabile. Attiveremo quindi per tutte le nostre forze per proteggere l’anima della nostra città e far così capire che a Chiusi gesti come quelli al cimitero o alle scuole medie non resteranno impuniti”.
Con queste parole il sindaco di Chiusi Stefano Scaramelli annuncia uno stretto giro di vite alla criminalità nel territorio del Comune. Dopo, infatti, i recenti fatti di cronaca commentati a caldo dal sindaco anche nei social network, è stato deciso di prorogare l’ordinanza sulla sicurezza pubblica emessa alla fine dello scorso anno. Di questo si parlerà anche domani (martedì 11 febbraio) in consiglio comunale (convocato per le ore 17) dove sarà proposta l’installazione anche di alcune telecamere (6 immediatamente ed entro fine mese altre 14) nelle zone più delicate del Comune. Obiettivo della proroga è svolgere azioni preventive al manifestarsi di comportamenti criminosi e per questo ad esempio continuerà una maggiore azione di sorveglianza e monitoraggio del territorio da parte degli uomini della Polizia Municipale in collaborazione anche con le altre forze dell’ordine e saranno applicate agevolazioni burocratiche per la realizzazione di interventi a difesa della propria abitazione.
“La nostra idea di città – dichiara il sindaco – è un posto dove i bambini, gli anziani e tutti in generale possano sentirsi tranquilli e protetti. Per questo condanniamo senza mezzi termini i fatti criminosi di cui la nostra città è stata protagonista nelle ultime settimane ed è per questo che abbiamo sentito la necessità di prorogare l’ordinanza sulla sicurezza pubblica. Le telecamere, se approvate dal consiglio comunale, non voglio essere una azione repressiva stile militare, bensì una azione di monitoraggio e sorveglianza che sarà usata solo per individuare eventuali responsabili di comportamenti incivili e dannosi per la società; i cittadini rispettosi della legge non avranno nulla di cui preoccuparsi e potranno essere certi che sarà rispettata la propria privacy. A Chiusi, semplicemente, chi non tiene un comportamento civile deve sapere che non la passerà franca”.
Oltre a tutto questo, sempre con lo scopo di scoraggiare potenziali comportamenti criminali, continuerà ad essere potenziato ed adeguato tutto il sistema di illuminazione pubblica del Comune e proseguiranno i rapporti, al fine di capire al meglio come e dove intervenire, sia con l’Associazione Italiana Sociologia Investigativa e Sicurezza Urbana (A.I.S.I.S.U.) che con Massimo Montebove esperto nelle tematiche della sicurezza e prevenzione reati che garantirà un supporto volontario con lo specifico compito di fornire consigli e proposte al Comune in tema di prevenzione reati al fine così di divulgare nella città di Chiusi una vera e propria cultura della sicurezza.