Il consiglio comunale di Chiusi ha approvato, all’unanimità, le linee guida del nuovo bando di gara pubblica per l’alienazione del grande lotto produttivo del centro carni. La struttura di oltre 30 mila metri quadrati fu concepita, con fondi pubblici negli anni 60 come frigo macello e la proprietà, nel 2001, passò dallo Stato alla Regione ed infine di recente al Comune di Chiusi. Con il nuovo bando l’obiettivo è quello di liberare importanti spazi produttivi da destinare ad attività che potrebbero sfruttare la favorevole posizione geografica e la vicinanza sia alla ferrovia che all’autostrada per sviluppare il proprio business. Per rendere più appetibile la proposta è stato pensato di dividere la struttura in 6 lotti che variano in base alla grandezza ed in base alla stima dell’Agenzia del territorio, da 26 mila ad oltre 1 milione di euro, per un totale di oltre 3 milioni ed 800 mila euro.
“Ci attendiamo –dichiara il sindaco Stefano Scaramelli – una risposta positiva del mercato perché crediamo che la suddivisione in sei lotti possa essere nel mercato imprenditoriale più appetibile rispetto al passato. La struttura del Centro Carni per Chiusi sarà un importante incubatore di risorse economiche ed occupazionali.”
“Da quando è iniziata la nostra esperienza amministrativa –dichiara Juri Bettollini assessore alle finanze e bilancio del Comune di Chiusi – abbiamo incontrato ed accompagnato oltre sessanta imprenditori nella visita della struttura ed è anche dalle loro indicazioni che abbiamo pensato di suddividere l’area in lotti relativamente piccoli. In due anni e mezzo stiamo cercando di risolvere una situazione dove per vent’anni nessuno ha voluto sporcarsi le mani, ma crediamo che questa possa essere la strada giusta per far ripartire un importante polo produttivo per Chiusi e per tutto il territorio.”
Il bando che presto sarà pubblicato prevede, in seguito ad un costruttivo dibattito in consiglio comunale tra maggioranza ed opposizione, la messa in alienazione immediata dei primi cinque lotti mentre il sesto (il più grande previsto) per il momento avrà solo il procedimento della manifestazione di interesse così da valutare al meglio le varie attività che faranno richiesta di subentrare nella struttura. In generale saranno privilegiate (per il sesto lotto in via esclusiva) con un punteggio generale di bando maggiore, le attività concernenti al settore della ricerca scientifica, tecnologica e delle energie rinnovabili. Altro criterio fondamentale del bando sarà il livello occupazionale previsto dall’impresa una volta entrata nell’area del Centro Carni.