Chiusi manterrà il cento per cento del trasporto pubblico locale, rispetto al 2011. Merito della riforma della Regione Toscana, che è riuscita ad arginare i tagli del Governo, ripensando completamente le modalità di gestione il servizio. Si passerà ad una gestione industriale, con un unico soggetto di riferimento regionale al posto degli attuali quattro (frutto a loro volta di un accorpamento di tante municipalizzate locali). Risultato: 100 milioni di chilometri di rete di bus (più o meno la totalità della rete attuale) con un risparmio di 50 milioni di euro. Un unico gestore, che gestirà a livello regionale tutto il tpl per 9 anni, dovrà anche garantire l’attuale livello occupazionale e l’acquisto di un migliaio di nuovi bus finalmente confortevoli, con telecamere e aria condizionata. Ad oggi l’età media dei bus toscani è di 12 anni: grazie alla riforma calerà ad 8. Ci sarà anche un biglietto unico per prendere bus, treno, traghetti e tramvie.
«Faremo la nostra parte per questa riforma – afferma il sindaco Stefano Scaramelli – confermando le risorse “storiche” della nostra amministrazione per servizi urbani. Anche per noi non sarà facile. Però solo in questo modo rendiamo possibile realizzare una riforma del trasporto locale, in grado di garantire ai nostri cittadini l’attuale livello dei servizi. L’operazione della Regione Toscana è riuscita a scongiurare tagli al servizio che sembravano inevitabili, vista la drastica riduzione di trasferimenti dallo Stato». Con questo risultato, il territorio senese si colloca tra i primi posti in Toscana (se non il primo) per servizi erogati rispetto alle progettazioni degli enti locali. Inoltre, gli utenti potranno viaggiare su altri mezzi, con il biglietto che potrebbe aumentare di qualche centesimo. In compenso, per gli abbonamenti varrà la certificazione Isee, come in farmacia. Nel senso che il medesimo chilometro costerà sensibilmente più caro a chi guadagna 100 mila l’anno, rispetto a chi ha redditi sotto i 36 mila. C’è poi una grande sensibilità nei confronti dei lavoratori pendolari e degli studenti, per i quali verranno potenziate le corse. Al tempo stesso saranno introdotti servizi innovativi per non lasciare isolate le aree a bassa domanda, le frazioni, i comuni montani.
Tutto questo cambierà vita e abitudini ai toscani con la rivoluzione del trasporto pubblico locale su gomma, in vigore dal primo gennaio 2013. Ma ciò che più conta è che, per i chiusini, l’attuale livello di servizio dei mezzi pubblici sarà ancora una certezza.