“Negli ultimi anni è cambiato radicalmente il contesto economico e sociale dell’intero Paese e sono mutate contemporaneamente le priorità di ogni cittadino. Il panorama finanziario circostante ha comportato una generale rivalutazione delle esigenze della collettività e una presa di coscienza di quelli che sono i bisogni primari e fondamentali da tenere in considerazione per una corretta e adeguata gestione delle risorse pubbliche. In questo ambito si inserisce la questione “Nuovo Stadio”, un progetto finanziato inizialmente dalla Fondazione Monte dei Paschi e finalizzato alla realizzazione di un impianto sportivo di grandi dimensioni nel territorio chiusino. A pochi giorni dalla conclusione del primo stralcio di lavori del “Nuovo Stadio” non possiamo non fermarci a riflettere sull’importanza di quest’opera e sulle conseguenti prospettive relative alla sua fattibilità. La vicenda Fondazione MPS e la conseguente eliminazione dei finanziamenti da essa provenienti ha stravolto il quadro economico esistente e questo ci vede costretti a prendere atto delle difficoltà che il nostro Comune potrebbe affrontare per gestire i flussi finanziari derivanti dall’immediato completamento”. Così Pamela Fatighenti, segretario dell’Unione comunale del Pd di Chiusi interviene in merito alla questione del nuovo stadio.
“Riteniamo a questo punto opportuno – prosegue Fatighenti – confrontarci con i nostri cittadini, aprire le porte del nostro Partito ad un dibattito propositivo e costruttivo su questo argomento, esaminando attentamente le strade percorribili nell’immediato futuro. Il percorso di consultazione è già iniziato con incontri preliminari avvenuti nelle ultime ore all’interno del gruppo consiliare di maggioranza e nelle coalizioni. A seguito di quanto emerso il Pd chiusino mette sul tavolo della discussione pubblica tre ipotesi possibili da porre all’attenzione dell’Amministrazione Comunale. Valutare da una parte la prosecuzione dei lavori del “nuovo Stadio”, alla luce della legislazione nazionale attualmente vigente, in particolare in riferimento alle normative sul patto di stabilità, fino al suo completamento, ricercando altrove nuove risorse in sostituzione a quelle della Fondazione. In seconda istanza considerare la possibilità di una riconversione del progetto iniziale da stadio di calcio ad altre tipologie di centro sportivo, su libera iniziativa di soggetti privati o società sportive interessate ad investire su questo progetto. In ultima ipotesi prendere in esame la possibilità di un cambio di destinazione dell’intera area trasformandola da sportiva’ a ‘produttiva’.
“Il Pd di Chiusi – conclude il segretario – invita quindi i propri iscritti, gli amministratori comunali, le società sportive interessate, gli imprenditori e tutti i cittadini a dare il proprio contributo all’intero dell’assemblea pubblica che si terrà lunedì 13 gennaio alle ore 21.15 alla circolo PD di Chiusi Scalo, in un confronto diretto e chiaro volto a recepire le proposte e gli orientamenti maggiormente condivisi. Allo stesso tempo chiediamo alle varie forze politiche ed in particolare alla Primavera di Chiusi di partecipare concretamente al dibattito indicando da adesso la soluzione ritenuta più opportuna tra quelle avanzate, al fine di continuare a salvaguardare l’intero patrimonio economico e di conseguenza l’interesse pubblico”.
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