Gli scenari futuri anche nella nostra provincia non sono purtroppo rassicuranti. Dopo la fase di emergenza che ha continuato anche per tutto il 2011 caratterizzata da un fortissimo utilizzo degli ammortizzatori sociali e da una tenuta sociale positiva grazie alle iniziative sindacali unitarie, il permanere della crisi in una fase di recessione, se non attiverà rapidamente una risposta da parte di tutti i soggetti presenti nel territorio, rischierà di produrre una ulteriore fase di ridimensionamenti e ristrutturazioni in particolare nel manifatturiero.
Per il 2012 l’emergenza sarà il lavoro, con un aumento importante di persone in cerca di occupazione.
Per questo è fondamentale che il sindacato si spenda su due temi strategici per il futuro. Innanzitutto la difesa e il sostegno al lavoro: proroga ammortizzatori, uso contratti solidarietà, impegni maggiori degli imprenditori per una diversificazione delle produzioni e una forte attenzione alle politiche attive del lavoro. Quindi il tema dello sviluppo: questa provincia deve mantenere una vocazione manifatturiera in settori più avanzati e strategici e al tempo stesso ampliare le opportunità verso i giovani.
In questo contesto la Cisl di Siena ha la consapevolezza di essere un’organizzazione in salute, con un forte radicamento sul territorio della provincia.
Un sistema di servizi (patronato, fiscale, vertenze, ecc.) che, fortemente intrecciato con le categorie, ha permesso di raggiungere risultati importanti. E’ da rilevare come tutte le categorie, in particolare quelle degli attivi, abbiano tenuto e in alcune ampliato la propria rappresentanza pur in un contesto problematico come quello attuale.
Per noi della Cisl, che ci siamo sempre considerati in primo luogo associazione, il dato degli iscritti è sempre un elemento decisivo per valutare la validità delle scelte politiche.
Non dobbiamo fermarci, ora occorre puntare anche sul nostro territorio sul versante del decentramento contrattuale, dando più potere e autonomia contrattuale nelle aziende e nei territori per affrontare e dare risposta ai nuovi bisogni dei lavoratori e lavoratrici.
Un sindacato che non contratta e che non è più in grado di dare risposte concrete ai lavoratori è destinato inevitabilmente a diventare “un’altra cosa…”
Per questo apriamo il nuovo tesseramento con la fiducia e la consapevolezza che i lavoratori troveranno sempre in tutte le realtà del territorio e in tutti i nostri attivisti e delegati ascolto, attenzione ma soprattutto capacità di risolvere i problemi e dare una risposta concreta ai bisogni.
Se la rete delle sedi, centrali e periferiche, sono importanti, per noi lo sono di più la rete di persone che quotidianamente si spendono gratuitamente per i diritti e le tutele dei pensionati e lavoratori.
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