“Negli ultimi tre anni – spiega Coccheri – i tagli dei trasferimenti statali per il Comune di Poggibonsi hanno raggiunto quota 3milioni di euro, senza contare quelli indiretti che ci hanno colpito attraverso tagli alle Regioni, al trasporto pubblico, al Fondo nazionale per il sociale. A questi tagli si aggiungono i vincoli del Patto di Stabilità e l’azzeramento dei trasferimenti provenienti da altri Enti che andavano ad esempio a sostenere il fondo affitti”. Fra i nodi ancora da sciogliere ci sono inoltre le incertezze legate le spettanze dei Comuni rispetto all’istituito fondo di riequilibrio, i tagli che interessano il fondo stesso sulla base alla diversa applicazione dell’Imu, la disciplina dell’Imu stessa, e altre voci di entrata.
“Stiamo attraversando – dice il Sindaco – una fase sociale ed economica particolarmente delicata in cui è nostro compito istituzionale e nostro dovere morale recuperare risorse, ad oggi assenti, per mantenere il sostegno alla persona attraverso i nostri servizi residenziali e semiresidenziali per anziani e disabili, l’assistenza domiciliare, gli asili nido, le scuole materne, il trasporto e i servizi scolastici e un contributo affitti adeguato ai bisogni di centinaia di famiglie oggi in forte difficoltà. Dobbiamo recuperare risorse per evitare di cadere anche noi nella trappola dei tagli lineari che andrebbero a distruggere una volta per tutte quella coesione sociale che dobbiamo a tutti i costi salvaguardare e che ha costituito e deve continuare a costituire il vero valore aggiunto di questo territorio”.
“Continueremo ovviamente a razionalizzare laddove è possibile, a rafforzare la lotta all’evasione fiscale, a cercare modelli di ‘governance’ in grado di portare migliorie sul fronte costi/benefici, ma sarà necessario andare a recuperare risorse certe attraverso una manovra sull’addizionale Irpef e sull’Imu con aliquote ancora da costruire e sapendo già, ad esempio, che la manovra Imu non sarà indolore anche perché sono state automaticamente aumentate con decreto le rendite catastali del 60%”. Inoltre va tenuto conto che l’Imu riscossa dal Comune su immobili non prima casa ad aliquota base, oltre alle somme in eccedenza rispetto all’Ici 2011, va devoluta allo Stato.
Una ulteriore criticità è quella del Patto di Stabilità che presenta un saldo obiettivo di poco meno di 1,9milioni di euro. “Non ci stancheremo mai di contrastare questa assurdo vincolo che penalizza i Comuni e tutta l’economia locale. Abbiamo – dice il Sindaco – lavorato per creare le condizioni adatte ad operazioni utili a smobilizzare risorse bloccate e per valutare i flussi utili a gestire il patto di stabilità in quanto non possiamo rischiare che tale vincolo blocchi i pagamenti alle imprese e ai fornitori perché questo si trasformerebbe in una ulteriore spinta depressiva per l’economia locale”.
“Soprattutto – conclude il Sindaco – non possiamo permetterci di trascurare politiche attive di sostegno alle famiglie, che salvaguardino il nostro sistema sociale, educativo e socio-educativo. Lo faremo attraverso una manovra che, per quanto non semplice, dovrà rispondere a criteri di equità e di solidarietà sociale”.
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