Luci abbassate e la lettura di una lettera della famiglia Chiti, datata 1944, scritta dal giovane Morando che aveva perso la madre nel bombardamento delle Forze Alleate che colpì Colle di Val d’Elsa il 15 e 16 febbraio 1944 provocando oltre 60 vittime, molti feriti e danni, come testimoniava la foto sullo sfondo. Si è aperta così questa mattina, sabato 15 febbraio, al Teatro del Popolo, la cerimonia con cui la città ha celebrato il 70esimo anniversario di quel tragico evento, prima di un partecipato corteo, accompagnato dalla Filarmonica “Vincenzo Bellini”, che ha fatto tappa in Piazza Arnolfo, per deporre una corona di alloro al monumento ai Caduti, e poi in Via dell’Agio, luogo simbolo del bombardamento dove è stata inaugurata una targa a futura memoria di queste pagine di storia locale e contro ogni forma di violenza.
Per ricordare quei giorni e rendere omaggio alle vittime – i cui nomi sono stati letti, uno per uno, dai giovani studenti del Consiglio comunale dei ragazzi, Sabrina Boschi e Filippo Lorenzini, di fronte a una platea in piedi – sono saliti sul palco del Teatro del Popolo il sindaco di Colle di Val d’Elsa, Paolo Brogioni; il Prefetto di Siena, Renato Saccone; il presidente dell’Associazione Pro Loco, Mario Gelli; il presidente della sezione colligiana dell’Anpi, Sergio Tanzini; il sindaco del Consiglio comunale dei ragazzi, Filippo Barbato e Sara Marchini, studentessa di una classe quinta della sezione Classico del liceo “Alessandro Volta” di Colle di Val d’Elsa. Presenti fra il pubblico, accanto a numerosi cittadini, anche gli studenti delle classi quinte dell’Istituto “San Giovanni Bosco” e del Liceo “Alessandro Volta” e, soprattutto, i parenti delle oltre 60 vittime, che hanno ricevuto dal primo cittadino colligiano una pergamena per testimoniare la vicinanza della città al sacrificio di quelle vite umane. Un pensiero è stato dedicato anche ai dieci colligiani che morirono nei bombardamenti di Poggibonsi (29 dicembre 1943), Pisa (31 agosto 1943) e Milano (1943). Una pergamena di ringraziamento è stata consegnata anche ai rappresentanti della Confraternita di Misericordia e dell’Associazione Pubblica Assistenza, che prestarono soccorso subito dopo il bombardamento, così come contribuirono, insieme ad altre associazioni, alla ricostruzione della città fin dai mesi successivi, rafforzando quel tessuto associativo che ancora oggi è risorsa preziosa per la città di Colle di Val d’Elsa e la sua coesione sociale.
“Questo anniversario che celebriamo ogni anno con profonda emozione – ha detto il sindaco di Colle di Val d’Elsa, Paolo Brogioni aprendo la cerimonia – assume oggi un valore aggiunto, a 70 anni di distanza da quelle due giornate che segnarono la storia della nostra città e provocarono la morte di oltre 60 nostri concittadini. A ognuno di loro e alle loro famiglie va, oggi più che mai, il nostro pensiero con la pergamena consegnata stamani. Ogni anno sono molteplici le iniziative in cui ricordiamo tutti coloro che lottarono per restituire libertà e democrazia all’Italia. E’ nostro dovere farlo non solo nelle commemorazioni ufficiali ma ogni giorno, in ogni azione, tenendo alto il rispetto per questi valori e per chi ha dato il proprio sangue e la propria vita per tutelarli e restituirli a tutti noi. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito all’organizzazione di questa giornata, la prima di un cartellone di iniziative che saranno promosse insieme alla sezione locale dell’Anpi, sulla base di un protocollo firmato recentemente, che conterà anche sul coinvolgimento della Pro Loco e di altre associazioni. Tutte le iniziative che promuoveremo fanno anche parte del programma coordinato dalla Provincia di Siena per ricordare i sette decenni trascorsi da eventi storici che hanno segnato la Resistenza su tutto il territorio provinciale L’obiettivo primario di ogni iniziativa – ha aggiunto Brogioni – sarà quello di coinvolgere la cittadinanza, e in particolare le scuole, in una cultura di pace, collaborazione e integrazione, tenendo alti quei valori che caratterizzano ogni attività culturale, sportiva e associativa sul nostro territorio e dedicando un’attenzione particolare ai giovani”.
Le vittime dei bombardamenti del 15 e 16 febbraio a Colle di Val d’Elsa: Vera Aiazzi (21 anni); Narciso Assunri (48); Alessandro Bartoli (36); Virginia Bartoli vedova Masoni (60); Ilio Benetti (51); Fortunato Bilenchi (48); Emma Bocci (48); Maria Bocci vedova Vettori (38); Boreno Borsari (17); Dora Borsari (41); Francesco Bruni (30); Umberto Bruni (7); Vittorio Bruni (55); Ernesto Caciagli (64); Terzilio Campanili (53); Maurizia Cantini (20); Antonietta Cardinali (70); Piero Carli (55); Emilia Castaldi Chiti (75); Castellino Castellini (39); Niccolò Cavallini (38); Mauro Cini (20); Gino Dondoli (49); Velia Dondoli (17); Marcella Ferri (39); Aldo Fornai (37); Egidio Fusi (70); Nella Galigani (49); Gino Gozzi (età sconosciuta); Lilia Gozzi (29); Maria Guerranti Bruni (63); Umberto Livini (65); Miranda Logi (21); Domenico Losi (42); Olinto Luschi (42); Antonio Malandrini (37);Bruno Malandrini (11); Emilio Eugenio Marzini (79); Marì Mearini (15); Celide Montemaggi (68); Saro Mugnaini (43); Maria Niccoli (75); Enzo Panci (16); Giovanni Panti (60); Mario Papini (36); Giulio Poggi (60); Lorenzo Alfonso Ravaglia (72); Alfio Rettori (46); Corradina Riccucci (52); Violante Risi (71); Cesare Salvini (61); Siria Sampieri (21); Loreno Scardigli (29); Ofelia Scarpellini (42); Sara Selvaggi (44); Mario Soldi (19); Quirino Tempini (29); Guglielmo Verdirame (24); Livia Vermigli Bozzi (42); Ione Verniani (29); Isolina Volpini (68); Sparta Zucchelli (56) e Marianna Zuccherini (77).
Colligiani rimasti vittime di altri bombardamenti. A Poggibonsi, il 29 dicembre 1943, persero la vita Giuseppe Bertini Giuseppe (59 anni); Guglielmo Bianciardi (44); Gino Bocci (48); Marino Farnetani (35); Bruno Landi (36); Arduino Mannini (37); Galileo Marzini (63). A Pisa perse la vita Dino Bandini, mentre il bombardamento di Milano vide tra le vittime i colligiani Gino Giachi ed Emma Panichi, entrambi di età sconosciuta.