Compleanno ultracentenario a Colle di Val d’Elsa: 104 candeline per Carmela Larotonda

Compleanno ultracentenario ieri, domenica 13 gennaio a Colle di Val d’Elsa. Alla residenza per anziani “Casa S. Giuseppe – Famiglia per la terza età” Carmela Larotonda ha spento 104 candeline, festeggiata, fra gli altri, dal sindaco di Colle di Val d’Elsa, Paolo Brogioni e dal Comandante della stazione colligiana dei Carabinieri, Luigi Polimanti. Insieme a loro, le Suore Francescane del Cuore Immacolato di Maria che gestiscono la struttura in Via Martiri della Libertà, riaperta un anno fa grazie all’intervento di una società privata composta da tre famiglie colligiane.

Carmela Larotonda è nata il 13 gennaio 1909 a Rionero in Vulture, in provincia di Potenza. Terza di otto fratelli, ha avuto nove figli, di cui sette ancora in vita e il più anziano ha 82 anni. Insieme al marito, deceduto nel 1990 all’età di 87 anni, nel 1965 si è trasferita a Poggibonsi, dove ancora vive un figlio. Carmela, donna di grande levatura morale, è dotata ancora di una mente straordinariamente lucida che le fa ricordare perfettamente i nomi e le relazioni di parentela con nipoti e pronipoti che vivono in Italia e in altri Paesi del mondo. Completamente autosufficiente e condizionata solo da una sordità dovuta all’età, pochi mesi fa ha chiesto alla famiglia di andare a vivere alla “Casa S. Giuseppe” di Colle di Val d’Elsa, dove viene apprezzata ogni giorno per la sua riservatezza e la sua tranquillità.

 

La storia della struttura, oggi “Casa S. Giuseppe – Famiglia per la terza età”. L’Istituto San Giuseppe fu inaugurato nella sede attuale il 19 marzo 1959 (nel giorno di San Giuseppe, da cui prese il nome) e nel corso degli anni ha ospitato, prima, un educandato femminile e, poi, una casa di riposo per donne anziane, nel rispetto della missione dell’ordine della Congregazione Figlie del Crocifisso, arrivate a Colle di Val d’Elsa nei primi anni del Novecento. L’ordine era stato fondato a Livorno nel 1840 dal sacerdote don Giovanni Battista Quilici con l’obiettivo di recuperare e aiutare le donne che vivevano ai margini della società. Da qui il riferimento costante all’assistenza alle donne. Negli anni ’70, poi, alcuni spazi furono concessi ai Salesiani per ospitare la scuola dell’infanzia. Nel 2008, a causa della mancanza di nuove vocazioni, le Suore della Congregazione Figlie del Crocifisso decisero di chiudere la struttura di accoglienza per anziani e la scuola dell’infanzia è stata trasferita a La Badia, in spazi adiacenti alla chiesa, dove svolge ancora oggi la propria attività. L’edificio è stato, poi, rilevato e recuperato dalla società che ha permesso la riapertura della casa di accoglienza nel gennaio 2012. Oggi gli ospiti della “Casa S. Giuseppe – Famiglia per la terza età” sono 30 persone autosufficienti, uomini e donne, ed è in frase di ultimazione l’allestimento della sezione dedicata ad anziani non autosufficienti, la cui apertura è prevista nei prossimi mesi.