Esaurita la fase centrale della settimana degli eventi, torna a “ruggire” lo spirito che anima il Palio dei Somari. I giochi tra contrade, organizzati con grande passione e competenza, e gli spettacoli teatrali per ragazzi hanno piacevolmente coinvolto l’intera comunità e non hanno fatto mai scendere la tensione. Ma da stasera (venerdì), “si fa sul serio” e inizia la galoppata che terminerà solo all’imbrunire di domenica 25 marzo, quando sarà assegnato il Palio 2012, dipinto dall’artista senese Rita Rossella Ciani Corsini.
Il programma propone infatti le cene propiziatore ovvero l’occasione in cui ciascuna contrada si riunisce nel proprio territorio, davanti ad un desco normalmente abbondantissimo, per proclamare la propria compattezza ed identità e soprattutto per dare la carica al fantino.
Ed ecco che si rivela finalmente il quadro delle monte, caratterizzato quest’anno da una serie di conferme (o di ritorni abbastanza scontati) ma anche da due clamorose novità.
Le due grandi rivali, Refenero e Stazione, la “nonna” del palio torritese, a secco di successi dall’85, e la contrada che più di ogni altra ha scoperto e lanciato fantini vittorioso, hanno infatti deciso di dare un forte segno di discontinuità.
Dopo 7 edizioni non troppo fortunate, la dirigenza biancoceleste guidata da Giacomo Grazi ha “smontato” il giovane contradaiolo Jonathan Guerri, detto “Ràfia”, che più volte è andato vicino al trionfo ma non è riuscito ad interrompere l’astinenza di Refenero.
Non è stata una scelta né facile né piacevole, anche se assunta in piena serenità, ma c’era bisogno di “aria di cambiamento, di impegnarsi in nuove imprese” come dichiara il Presidente Grazi. E la scelta è così caduta sul diciottenne aretino Giacomo Ciancagli, fratello di quel “Baturlo” (al secolo Mirko Ciancagli) che nel 2009 e poi a marzo dell’anno scorso ha regalato la vittoria a Porta Gavina.
Anche la Stazione ha “smontato” un suo giovane contradaiolo: dopo 3 palii Angelo Falossi, detto “Carello”, lascia il giubbino bianco, rosso e blu ed una nuova scoperta del Presidente Massimo Bolici, il ventiquattrenne Valentino Bussu, detto “Pirata”, di Pienza.
Dunque due “oggetti misteriosi” attesissimi alla prova. Quattro sono invece le conferme assolute. Il portacolori di Cavone sarà ancora il fortissimo Andrea Peruzzi, detto “Drago”, il fantino in attività che vanta il maggior numero di vittorie (5); Porta a Sole ha rinnovato la fiducia ad Alessandro “Gighen” Massaro, all’8° palio consecutivo in gialloblu, vittorioso nel 2010; Porta Gavina sa di poter contare su un “assassino” grintoso, determinato e soprattutto già plurivittorioso come il già nominato Mirko “Baturlo” Ciancagli, che staccherà così il sesto cartellino di fila in rossonero; Porta Nova, infine, con Alessandro “Cobra” Guerrini, punta su un fantino dotato di classe ed esperienza che potrebbero tradursi nello scatto decisivo.
Le notizie di ritorni – peraltro prevedibili – provengono, infine, da Le Fonti e Porta a Pago. La grande contrada biancorossa, “regina” dell’albo d’oro con le sue 11 vittorie, dopo aver utilizzato per il palio straordinario di giugno 2011 il grande Roberto “Bacchino” Goracci, torna alla monta tradizionale rappresentata da Michelangelo “Fracassa”, fratello di Bacchino e vittorioso nel 2006. Anche i rossoverdi dell’antica porta, ancora euforici per il successo di giugno scorso con il contradaiolo doc Luca “Doppietta” Massai, si affidano ad una scelta ormai consolidata come Roberto “Cardella” Calderini.
Nella storia di questa edizione del Palio dei Somari, 55.a della serie, trova infine posto l’affermazione di Cavone nel gioco “Chissà se in contrada si sa…” che ha avuto come affascinante teatro notturno la Piazza del Comune, trasformata in una grande scacchiera. Rispondendo brillantemente alle domande storiche e paliesche a cui sono stati sottoposti dagli organizzatori e cavandosela brillantemente nelle prove di canto e di ballo, i giovanissimi Gianluca Peruzzi e Rachele Trabalzini ed i più maturi Alfredo Ardanese e Elena Bascioni hanno trascinato al successo i colori bianco verdi fino allo spareggio all’ultimo lancio di dadi con la Stazione.