“Con i problemi che la città da tempo manifesta, con una politica che ancora non ha trovato il bando della matassa per parlare lo stesso linguaggio della gente comune, con le imprese e le famiglie sempre più affannate nonostante gli annunci di fine della crisi, fa un po’ meraviglia leggere di una interrogazione della consigliera comunale Laura Vigni sugli spettacoli estivi in Piazza Duomo”.
Inizia così il testo congiunto della associazioni di categoria di Siena, Confcommercio e Confesercenti, che intervengono in merito all’interrogazione presentata in Consiglio Comunale da Laura Vigni, capogruppo della lista Sinistra per Siena-Rifondazione-Comunista-Siena si Muove, in relazione al programma di Siena and Stars.
“Certamente – dicono le associazioni – ognuno ha diritto al suo gusto estetico ed artistico. Può non piacere Panariello o il duo Biondi/Daniele, può non piacere un pianista come Einaudi (appena di fama mondiale….) o una serata di Ario Verdiane. Magari, però, prima di avventurarsi in una filippica con annessa interrogazione in Consiglio Comunale, Vigni poteva utilmente soddisfare le sue esigenze di informazione in modo più sobrio e, probabilmente, più concreto”.
“Vigni vuol sapere qual è stata la ricaduta sulle attività cittadine – osservano le associazioni – Ebbene, anche un solo spettatore che è venuto a Siena, ha consumato, ha acquistato, ha utilizzato un parcheggio a pagamento grazie alla manifestazione è un valore aggiunto sul quale sarebbe bene non avere atteggiamenti snobistici. Vuol sapere com’era suddiviso il pubblico tra senesi e non senesi. Vogliamo aggiungere anche le analisi del sangue e l’albero genealogico fino alla 7° generazione?”.
“Vigni parla di un’organizzazione che ha prodotto un format buono per tutte le stagioni – fanno notare le associazioni – Dimostri la Vigni che la Iko International ha organizzato altri eventi analoghi in qualsivoglia città, paese o borgo italico. Inoltre, vuol sapere che cosa ha dato e cosa ha avuto il Comune da questa manifestazione. Una domanda diretta a qualche ufficio comunale avrebbe soddisfatto una tale curiosità ed avrebbe scoperto quanto poco l’evento ha pesato sulle casse comunali. Di contro, sembra che la Signora Vigni abbia dimenticato un recente passato (Città Aromatica per intendersi) e forse ha confuso ciò che allora avveniva in termini di costi per il Comune con quanto avvenuto a luglio”.
“Ed ancora, vuol sapere Vigni in cosa è consistita la collaborazione di una serie di soggetti. Perché avanza simili richieste a parte, ovviamente, per ciò che riguarda la posizione del Comune di Siena o altre istituzioni pubbliche? Non è certo il Consiglio Comunale di Siena che può sindacare su come alcuni di questi soggetti privati impiegano le proprie risorse umane ed economiche. Più che una richiesta pare un diktat di bulgara memoria”.
“Rifletta, la signora Vigni – è l’invito delle associazioni – sul fatto che continuare a criticare ciò che viene fatto a Siena per partito preso, o perché ha l’ardire di dimostrare che certe cose si possono fare senza gravare sulle casse comunali, non è un esercizio produttivo per nessuno. Manifestazioni come “Siena and Stars “ (tanto per ricordare che c’è un nome) possono essere elementi importanti per creare una molteplicità di offerta capace di attrarre una pluralità di soggetti. Per questo ne auspichiamo un’edizione 2014 ancora più ricca e che l’ amministrazione non si faccia distrarre da interrogazioni che appaiono francamente pretestuose”.
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