Ventisei consiglieri comunali contro le disposizioni previste dall’attuale legge che disciplina il periodo pre-elettorale, anche nei Comuni dove non si vota, come quello di Siena: “Le direttive di legge e la relativa circolare del Ministero dell’Interno – scrivono -, con conseguente parere del Corecom, riportano l’obbligo durante il suddetto periodo di rendere impersonale la comunicazione istituzionale dei consigli comunali e delle giunte omettendo nomi, cognomi, virgolettati e partiti di appartenenza dei consiglieri, sindaci ed assessori comunali. Ritenendo che la comunicazione degli atti del consiglio e della giunta non sia una espressione politica di parte ma globalmente rappresenti la voce degli organi amministrativi che i cittadini hanno il diritto di conoscere, questo consiglio considera tale interpretazione limitativa delle prerogative dell’istituzione, pertanto chiede agli organi di Stato preposti di fornire indirizzi chiari relativamente alla garanzia del diritto di espressione individuale degli amministratori con modalità congruenti con le regole esistenti”.
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