Consiglio provinciale a difesa dei piccoli uffici postali a rischio

Il consiglio provinciale di Siena si è espresso ieri, giovedì 12 luglio, a difesa dei piccoli uffici postali interessati dal piano di riorganizzazione di Poste Italiane, che prevede chiusure e interventi di razionalizzazione che coinvolgeranno oltre 1700 sedi in tutta Italia. L’ordine del giorno, presentato dai capogruppo di Pd, Idv e Sel – rispettivamente Marco Nasorri, Antonio Giudilli e Roberto Renai – condivide le preoccupazioni espresse dalle amministrazioni locali e dalle forze sindacali ed economiche sulle conseguenze derivanti dalla chiusura e dalla riduzione dei giorni di apertura al pubblico degli sportelli di Poste Italiane nei centri più piccoli di alcuni comuni, compromettendo un servizio fondamentale per la vivibilità e le pari opportunità di tutti i territori della nostra provincia. “Ai responsabili di Poste Italiane Spa, come già espresso in passato da questo Consiglio – si legge nell’Ordine del giorno approvato con l’astensione del Pdl – chiediamo di porre in essere scelte organizzative con cui vengano migliorati i servizi erogati, ricercando con le istituzioni locali un confronto per individuare soluzioni condivise che tutelino i diritti dei cittadini all’universalità del servizio”.

L’interrogazione di Taccioli (Pd) su Cassia. Il consigliere Alberto Taccioli (Pd) ha presentato in consiglio un’interrogazione sullo stato dei lavori del tratto More di Cuna – Monsindoli. Nella risposta, il vice presidente e assessore ai lavori pubblici della Provincia di Siena, Alessandro Pinciani ha illustrato dettagliatamente i motivi che hanno portato la Provincia a risolvere il contratto con la ditta appaltatrice dell’intervento sul tratto di Cassia. “Sappiamo bene qual è la strategicità e l’importanza dell’opera per i cittadini del sud della provincia – ha concluso Pinciani – e siamo tutti a lavoro per individuare i passi successivi da compiere per poter ripartire quanto prima con il cantiere. L’intervento è e resta una nostra priorità”.

 

L’interrogazione della Lega Nord. Il consigliere Giovanni Di Stasio (Lega Nord) ha poi presentato un’interrogazione in merito alla delibera di giunta n.139 del 5 giugno 2012 contenente, tra le altre, la disposizione a non contrattualizzare gli affidamenti a terzi, pur aggiudicati, che riguardano interventi in contro capitale cofinanziati con risorse della Fondazione Mps, con l’eccezione di quelli relativi all’edilizia scolastica, sino a diverse indicazioni. All’interrogazione, in cui Di Stasio ha chiesto di dar conto di quanti e quali sono le contrattualizzazioni da sospendere “con gravi ripercussioni per le imprese del territorio”, ha risposto il presidente della Provincia di Siena, Simone Bezzini, che ha fatto l’elenco degli interventi delle opere momentaneamente congelate, in via cautelativa e prudenziale, per le difficoltà della Fondazione.

 

Consiglio a sostegno del “Made in Italy” agroalimentare olivicolo. Approvato il documento illustrato in consiglio dall’assessore all’agricoltura, Anna Maria Betti, a sostegno del vero “Made in Italy” agroalimentare olivicolo, danneggiato dalla diffusione di episodi sempre più frequenti di frodi e contraffazioni. Il documento – sollecitato da Coldiretti – invita la giunta a sostenere l’accelerazione del disegno di legge n. 3211 “Norme sulla qualità e la trasparenza della filiera degli oli di oliva vergini”, che mira a risolvere le criticità e, si legge nel documento, “recuperare i ritardi accumulati nell’attuazione dell’obbligo di indicare in etichetta la provenienza dei prodotti agricoli e, nello specifico, degli oli di oliva vergini, intensificando e potenziando gli strumenti di controllo e garantendo la completa ed effettiva rintracciabilità delle produzioni”, a tutela dei produttori e dei consumatori. “Si tratta – ha detto Betti – di un’azione per sostenere il settore olivicolo, rilevantissimo in provincia di Siena per qualità, numero aziende e denominazioni d’origine, contro i rischi della concorrenza sleale, salvaguardando aziende già messe in sofferenza da costi di produzione altissimi”. Sono intervenuti al dibattito i consiglieri Giovanni Di Stasio (Lega Nord) e Marco Andreassi (Pdl), sottolineando la rilevanza dei controlli, visti i numeri significativi del falso Made in Italy, mentre i consiglieri Massimo Mori (Pdl) e Angiolo Del Dottore (Udc) hanno proposto di promuovere occasioni di studio e riflessione, insieme alle associazioni agricole, per sviscerare le criticità lungo tutta la filiera olivicola. L’assessore Betti ha dato la sua disponibilità e ha invitato i consiglieri a partecipare all’iniziativa promossa da Città dell’olio sabato 14 luglio a Montalcino.

Variazioni al bilancio di previsione 2012. Approvate a maggioranza le variazioni al bilancio di previsione per l’esercizio 2012. Critici i consiglieri di opposizione: Giovanni Di Stasio (Lega Nord) ha detto che “oggi la giunta fa i conti con quanto vado dicendo da mesi. Lo scorso anno ha rinegoziato i mutui e adesso si decide di andare verso l’abbattimento dell’indebitamento”. Negativo anche il giudizio del consigliere Antonio Falcone (Rifondazione-Comunisti Italiani) che ha parlato di situazione drammatica per l’incertezza che l’ente si trova a vivere sul fronte delle risorse.

 

Mozione su impianti a biogas Buonconvento. Il consiglio ha discusso anche la mozione presentata da Alberto Taccioli (Pd) sulla realizzazione di impianti a biogas sul territorio comunale di Buonconvento. “La Val d’Arbia guarda con attenzione al tema delle energie rinnovabili – ha detto Alberto Taccioli (Pd) – ma riteniamo opportuno valutare con attenzione, insieme ai cittadini, ogni progetto, tenendo conto di tutti gli aspetti in gioco. Su queste basi, mi trovo perfettamente in linea con quanto già espresso nei giorni scorsi dal Pd di Buonconvento, dall’amministrazione comunale e dal comitato nato nelle scorse settimane, un comitato spontaneo che ha messo in evidenza alcuni aspetti critici presentati dai progettanti. La mozione impegna l’amministrazione provinciale di Siena, competente sulle procedure autorizzative di due degli impianti richiamati, affinché, prima di esprimere un parere in merito, continui a coinvolgere appieno il Comune e i cittadini su questo tema attraverso le modalità che hanno da sempre contraddistinto questa amministrazione e come già fatto nelle scorse settimane”.

 

“La mozione è soltanto un’azione politica volta a risolvere un problema interno al Pd – ha detto Giovanni Di Stasio (Lega Nord) che ha presentato anche un emendamento alla mozione. Io chiedo un quadro chiaro per capire le variazioni concrete e reali che avvengono nell’ambiente con questi impianti, su acqua, aria e terreno”. “Il difetto maggiore – ha aggiunto Massimo Mori (Pdl) – è quello di non aver coinvolto abbastanza il territorio su una questione così importante. Su questi temi va rivisto il percorso e va gestito politicamente meglio, dalla fase progettuale al confronto, tenendo conto di tutte le peculiarità della zona”. La necessità del confronto con il territorio è stata sottolineata anche da Antonio Falcone (Rifondazione-Comunisti Italiani) che ha aggiunto come, “con questa mozione, si cerchi soltanto di risolvere un problema interno al Pd di Buonconvento”. Dello stesso parere anche Francesco Michelotti (Pdl).

 

Sulla mozione è intervenuto anche l’assessore provinciale all’ambiente, Gabriele Berni. “La Provincia – ha detto Berni – ritiene legittime le istanze espresse dalle istituzioni locali e dai cittadini e condivide pienamente la sospensione dell’iter autorizzativo decisa dalla Conferenza dei servizi per acquisire ulteriori informazioni e documentazione. Di fronte a ogni progetto, la valutazione parte dai principi contenuti nel Piano energetico provinciale, ma tiene conto dei singoli interventi e dei singoli contesti in cui essi si inseriscono. Da parte mia e di questa amministrazione – ha chiuso Berni – c’è stata e continua ad esserci piena disponibilità al confronto”.

 

La mozione è stata approvata con il voto favorevole di Pd e Sel; il voto contrario di Pdl e Lega Nord e il non voto di Rifondazione-Comunisti Italiani. Respinte, invece, la proposta di rinvio nella Commissione competente; l’emendamento presentato dalla Lega Nord e una mozione incidentale presentata dal Pdl che chiedeva alla Provincia di valutare criticamente il progetto e di coinvolgere in maniera più puntuale i cittadini sui diversi passaggi autorizzativi.