“ La Provincia di Siena ha mantenuto gli impegni presi sulla tempistica e ha ultimato la progettazione propedeutica alla ripresa dei lavori di ammodernamento della Sr2 Cassia nel tratto More di Cuna – Monsindoli. Siamo in contatto con la Regione Toscana per definire le condizioni per la gara di appalto, anche se le risorse regionali già destinate a questa infrastruttura, ad oggi, sono ancora bloccate dal Patto di Stabilità. Questa situazione rende difficile definire con certezza l’iter dei lavori e i tempi del loro completamento”. E’ quanto ha detto il vicepresidente e assessore ai lavori pubblici della Provincia di Siena, Alessandro Pinciani rispondendo questa mattina, martedì 25 giugno in consiglio provinciale all’interrogazione del consigliere Alberto Taccioli (Pd) sulla situazione e il futuro del cantiere della Sr2 Cassia nel tratto More di Cuna – Monsindoli dopo la sospensione dei lavori, nei mesi scorsi, per le gravi inadempienze della ditta in appalto e la conseguente risoluzione del contratto da parte della Provincia.
“L’amministrazione provinciale – ha aggiunto Pinciani – continuerà a lavorare con il massimo impegno per portare a termine un’opera attesa dalla comunità locale e considerata strategica per il miglioramento della viabilità, mettendo al primo posto la qualità dell’intervento e la sicurezza del suo completamento. Entro settembre è previsto l’avvio dello stralcio intermedio funzionale alla ripresa dei lavori, con prove di carico e altre verifiche, affinché l’impresa che si aggiudicherà l’appalto sia nelle condizioni di partire subito, una volta affidati i lavori”.
Altre interrogazioni. Sp326-Sp50. Nel corso della seduta, l’assessore Alessandro Pinciani ha risposto anche ad altre due interrogazioni presentate dal consigliere Marco Nasorri (Pd) sull’intersezione tra la Sp326 e la Sp50, nel comune di Chiusi, e sugli eventi franosi che hanno interessato la Sp146. “Lo scorso maggio – ha detto Pinciani rispondendo all’interrogazione sulla carente illuminazione dell’incrocio all’intersezione tra la Sp326 e la Sp50 – è stato ripristinato il corretto funzionamento della centralina che comanda i lampioni dell’incrocio e delle lampade intermittenti presenti nei cartelli stradali luminosi di preavviso, dopo il danno provocato da un incidente avvenuto lo scorso gennaio. La nuova illuminazione garantisce anche una maggiore sicurezza per la viabilità della zona. Il costo dell’intervento, che ha visto anche la sostituzione della barriera di protezione, è stato sostenuto dalla Provincia, che si rivarrà sull’assicurazione della persona che ha provocato l’incidente stradale”.
Sp146 (Chiusi). “La Provincia di Siena – ha detto Pinciani rispondendo all’altra interrogazione del consigliere Nasorri – sta portando avanti l’accertamento delle reali cause che hanno provocato i due smottamenti sulla Sp146 e la conseguente progettazione, con tutti i soggetti interessati. L’obiettivo primario è il ripristino, prima possibile, della viabilità regolare nei due sensi di marcia, consapevoli dei disagi che l’apertura parziale di questa arteria sta provocando alle comunità locali”.
Nuovi indirizzi designazioni in Fondazione Mps. Il Consiglio provinciale di oggi è stato chiamato anche a pronunciarsi su una modifica all’atto che regola gli indirizzi per le nomine della Provincia in enti, aziende e istituzioni. La proposta di integrazione approvata interessa, in particolare, le modalità di designazione dei componenti degli organi della Fondazione Monte dei Paschi da parte dell’ente ed è ispirata a maggiori criteri di trasparenza e pubblicità. La nuova procedura, che prevede la pubblicazione di un avviso per l’acquisizione di manifestazioni di interesse e il coinvolgimento da parte del presidente dei sindaci del territorio e del Consiglio provinciale, è stata approvata a maggioranza, astenuti i consiglieri Angiolo Del Dottore (Udc) e Antonio Falcone (Rifondazione-Partito Comunista); contrari i consiglieri Fabrizio Camastra (Pdl), Lorenzo Rosso e Francesco Michelotti (Fratelli D’Italia – Centrodestra Nazionale) e Giovanni Di Stasio (Toscana Federata). Non ha votato la consigliera Donatella Santinelli (Pdl). Le nuove procedure di designazione arrivano anche in conseguenza di una precisa richiesta da parte del Consiglio, che nella seduta dell’aprile scorso aveva impegnato il presidente e la giunta a innalzare i livelli di trasparenza e introdurre modalità di coinvolgimento del Consiglio stesso nella fase istruttoria della decisione.
Il dibattito. Il consigliere Giovanni Di Stasio ha definito la proposta “un documento inutile e vuoto. Salvaguardare la Fondazione significava salvaguardare le sorti della provincia di Siena e non solo, ma questo non è stato fatto dalla maggioranza”. Donatella Santinelli ha sottolineato che la presentazione dell’avviso pubblico “è un passo avanti verso la trasparenza, ma non ci è piaciuto il percorso avvenuto in consiglio provinciale sulla variazione dello statuto della Fondazione. Speriamo che non si voglia mostrare di essere democratici quando qui si è votata una variazione dello statuto che mette a rischio il legame fra Banca e territorio”. Su come si definiscono i criteri di “riconosciuta moralità e onorabilità” richieste ai candidati si è interrogato il consigliere Fabrizio Camastra, mentre Roberto Renai (Sel) ha parlato di un atto che introduce modalità “più coerenti e più trasparenti rispetto a prima, in termini di partecipazione e discussione assembleare e sociale per la costruzione e selezione dei criteri delle nomine”. Voto favorevole da parte di Antonio Giudilli (Idv) “per un documento voluto dalla maggioranza, che introduce nuove modalità rispetto al procedimento di designazione”. “In passato non si è guardato alla professionalità e alla competenza – ha detto Angiolo Del Dottore – Oggi si cerca di dare nuova sostanza alla metodologia delle nomine. In realtà, è solo forma che, di fatto, non cambierà le cose. Un tentativo di trasparenza, meritorio da parte del Presidente, ma nella sostanza non cambia nulla”.
“Il problema di democrazia è serio e riguarda il ruolo del designato che, di fatto, non risponde né al consiglio né al presidente – ha motivato l’astensione Antonio Falcone – Siamo davanti a un documento vuoto perché non lascia spazio a qualche decisione, viste le contraddizioni normative, e bisogna risalire a monte, dove è stata creata la falla della democrazia. C’è un tentativo di avanzamento, ma siamo lontani dal raggiungere l’obiettivo”. “Si tratta di un provvedimento è largamente insufficiente – ha sottolineato Francesco Michelotti a nome del gruppo Fratelli D’Italia -Centrodestra Nazionale. Negli anni abbiamo sollecitato più trasparenza ed evidenza pubblica e finora siamo stati presi in giro. Ora si vuole far credere che sia opportuno dettare criteri e autoregolarsi in maniera formale. E’ solo una presa in giro tardiva. Fino a oggi sindaco e presidente della Provincia hanno deciso tutto e ora manca una classe dirigente professionale e competente”. “Non spetta al consiglio provinciale fare le nomine – ha chiosato Marco Nasorri, capogruppo Pd. L’opposizione è in grado di fare una proposta o no? Quale è l’alternativa? Un confronto vero è impraticabile se non dite niente oltre alle critiche”.
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