tribunale
Dai risultati della Commissione ministeriale di studio, costituita per dare attuazione alla riforma della geografia giudiziaria ed alla riorganizzazione degli uffici giudiziari di primo grado, emerge il fondato timore che nell’ambito del Distretto della Corte d’Appello di Firenze il Tribunale di Montepulciano possa essere soppresso.
L’avvocatura di Montepulciano non condivide i principi e l’apparente ratio che hanno ispirato l’intervento del legislatore, denunciandone inoltre la sua palese incostituzionalità, riconosciuta, peraltro, dagli organismi tutti dell’avvocatura.
Dietro l’apparente giustificazione della “spending review” si intende proporre un gravissimo taglio ai servizi essenziali dei cittadini, considerato che l’eventuale accorpamento del Tribunale di Montepulciano a quello provinciale comporterebbe gravi disagi per i cittadini e notevoli ed inevitabili ritardi nello smaltimento del carico di lavoro.
A tanto si aggiunga che le caratteristiche territoriali e di produttività del Tribunale di Montepulciano non giustificano in nessun modo la sua soppressione. Infatti la dislocazione dell’ufficio, gli indici di produttività dello stesso ed i costi estremamente contenuti della sua gestione non dovrebbero e non potrebbero condurre alla sua soppressione, bensì, eventualmente ad un ampliamento della sua circoscrizione, nell’ottica di un nuovo disegno della geografia giudiziaria volta a ridistribuire ed equilibrare gli attuali carichi di lavoro.
Quella intrapresa dall’avvocatura poliziana rappresenta una ulteriore iniziativa con la quale si è anche inteso sensibilizzare le istituzioni locali e l’opinione pubblica su una problematica di rilevante impatto sociale che andrà ad incidere sul diritto di ogni cittadino a poter accedere alla giustizia con tempi certi e costi limitati.
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