Dopo le sollecitazioni fatte al Governo e a Trenitalia, che potrebbe mettere al sicuro le coppie di intercity in predicato di essere soppresse a giugno, la questione del trasporto pubblico su ferro torna al centro dell’attività parlamentale di Luigi Dallai. L’onorevole del Pd alla Camera e membro della commissione ambiente e trasporti ha depositato un’interpellanza urgente all’indirizzo del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Maurizio Lupi e del collega dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan sottoscritta da altri trenta deputati tra cui Susanna Cenni e Marco Donati.
“E’ giunto il momento – spiega Dallai – di fare chiarezza sul futuro del trasporto pubblico ferroviario. E’ necessario, oltre a salvare giustamente gli intercity – che ricordo insistono su l’utenza di nove regioni (Toscana, Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Liguria, Umbria e Campania) – ragionare con attenzione, coinvolgendo Trenitalia, il Governo e le Regioni, su un piano di mobilità pubblica moderno ed efficiente. Non parliamo semplicemente di difendere un territorio a svantaggio di un altro, ma di attrezzare il nostro Paese di una rete di trasporti efficace, efficiente e di qualità che riesca a guardare oltre l’aspetto puramente campanilistico ed emergenziale”.
“Ho partecipato di recente ad un incontro pubblico con il Comitato Pendolari Roma-Firenze – conclude Dallai – in cui sono stati presentati anche alcuni spunti per provare a fare passi in avanti sulla questione dei collegamenti che investono Toscana, Umbria ed alto Lazio. Nel frattempo abbiamo chiesto al Governo, con un’interpellanza urgente, di illustrare le reali intenzioni di Trenitalia. Fare chiarezza su un settore come quello dei trasporti, che non può essere viziato da una mancata visione strategica e di lungo corso, è fondamentale. Al Governo chiediamo di intervenire per evitare le continue inefficienze e le riduzioni di servizio con cui, ormai da anni, i quasi 3 milioni di pendolari italiani fanno i conti ogni giorno. Sono convinto che per garantire il diritto alla mobilità a milioni di cittadini e promuovere un reale miglioramento nel trasporto ferroviario pubblico occorra partire da un’attenta revisione e dall’aggiornamento del contratto nazionale di servizio con Trenitalia, oltre che dalla promozione di una maggiore concertazione e partecipazione con le Regioni per vincolare la società al rispetto di standard qualitativi adeguati”.
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