«Non accettiamo lezioni di democrazia da chi ha dimostrato di non amare lo strumento delle primarie come legittimazione democratica. Noi di Sel abbiamo sempre sostenuto che tutti avrebbero dovuto avere la possibilità di confrontarsi con il voto dei cittadini candidandosi a guidare il centrosinistra senese».
Così Pasquale D’Onofrio, candidato sindaco di Sinistra Ecologia e Libertà, interviene sulla rottura interna al Partito Democratico di Siena.
«Purtroppo il gioco delle strategie, che è arrivato ad un punto da risultare oscuro negli obiettivi non soltanto a noi ma a tutti i senesi, ha a quanto pare definitivamente messo fuori uno dei partecipanti alla corsa. Noi abbiamo lottato in modo leale per permettere a tutti di partecipare, ma non vogliamo privare la città delle primarie, unico strumento realmente efficace, democratico e trasparente. Non bastano le firme dei cittadini per essere i candidati del centrosinistra, serve il voto democratico dei militanti e dei sostenitori».
«A questo punto i senesi sono davanti ad un bivio: si può continuare a sostenere un partito lacerato al suo interno, che fa ricadere le sue spaccature sulla città e quindi consegnare Siena alle destre, oppure si può votare per me, Pasquale D’Onofrio, che ho il solo obiettivo di sorprendere Siena con cose concrete, rivendicando il nostro ruolo di tutela della democrazia, dimostrato in questa fase, anche nel governo della città».
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