La parte metalmeccanica ha richiesto per un anno – dal 4 giugno 2012 al 3 giugno 2013 – il riconoscimento della Cassa Integrazione Straordinaria per CESSAZIONE ATTIVITA’ e contestualmente l’attivazione della mobilità per 77 dipendenti. Inoltre i lavoratori, oltre a rischiare il loro posto, non percepiscono alcun stipendio dal mese di febbraio, con situazioni familiari in alcuni casi davvero drammatiche.
Per coloro che già erano in cassa integrazione ordinaria dal 5 dicembre 2011 si è dovuto richiedere il pagamento diretto all’INPS, in quanto l’Azienda non si è dimostrata in grado di assolvere ai propri impegni, pur avendo sottoscritto un accordo in cui avrebbe dovuto anticipare l’importo della cassa integrazione.
Non è assolutamente escluso che ora l’Azienda presenti una richiesta di concordato preventivo e contemporaneamente si concretizzino le condizioni per una trattativa con alcuni gruppi industriali che manifestino il loro interesse a costituire una nuova società che possa dare continuità all’attività e garantire quindi un futuro occupazionale ai lavoratori e alle lavoratrici che attualmente sono in forza alla ditta.
La FIOM CGIL, assieme ai lavoratori, farà di tutto per non disperdere il patrimonio professionale e occupazionale che nel tempo si è radicato nella zona.
FIOM CGIL Valdichiana Senese
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