La burocrazia, i vincoli urbanistici e ambientali sono una delle cause che bloccano ancora la ripresa del settore edile. Proprio per questa ragione ha avuto un grandissimo interesse l’incontro fra l’assessore regionale Marson e gli artigiani del comparto costruzioni della Cna. In discussione c’è infatti la modifica della legge regionale sull’assetto del territorio, una vera e propria bussola per le regole che andranno a riscrivere gli enti locali sul territorio. Per questo nella gremita platea erano presenti anche amministratori e tecnici di molti comuni del territorio.
Nell’introduzione di Andrea Nepi, presidente regionale di Cna Costruzioni, è stata evidenziata la gravità della crisi in atto e la necessità che la nuova legge in approvazione non si limiti al giusto contrasto del consumo di suolo, ma sia occasione di avvio di una politica economica di settore che aiuti a sviluppare i processi cambiamento in atto, il miglioramento abitativo ed infrastrutturale della Regione, politiche che salvaguardino anche le imprese non solo il territorio.
L’assessore Marson nella sua relazione ha illustrato i contenuti e gli obiettivi che si pone la nuova legge regionale: il recepimento di disposizioni legislative nazionali che hanno modificato il Dpr 380/2001 (testo unico dell’edilizia) e la necessità di modificare la normativa regionale per esigenza di chiarezza del testo, completezza degli istituti e per raggiungere una completa sintonia con il testo unico, a vantaggio della certezza degli operatori e degli enti locali.
Gli interventi di professionisti ed imprenditori, anche molto critici sulla proposta di legge, hanno messo fuoco il rischio di un eccessivo dirigismo ed una ridondanza di vincoli non sempre giustificati (specie nelle zone rurali) che rischiano di ingessare il settore già provato da lunghi anni di recessione che stanno ormai minando la tenuta di moltissime attività d’impresa e professionali; mentre ci sarebbe bisogno di robuste semplificazioni e riduzione dei tempi d’intervento. Antonio Chiappini, coordinatore regionale di Cna Costruzioni, ha concluso i lavori ricordando l’impegno profuso dall’associazione, per consentire a tutto il mondo economico di partecipare ad una necessaria, quanto faticosa opera di confronto e, nei limiti del possibile, di concertazione con le istituzioni, affinché le normative riescano finalmente a coniugare l’indispensabile tutela di un territorio fragile e formidabile, con l’altrettanto indispensabile permanenza e sviluppo di un’economia basata sull’iniziativa privata, unica capace di garantire reddito e ricchezza ai suoi abitanti.
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