“Solidarietà e appoggio al sindaco di Siena, che, con le sue dimissioni, ha dato l’ennesima dimostrazione di grande senso di responsabilità e lealtà nei confronti di Siena e dei senesi. Sono molto dispiaciuta di non essere stata presente, per motivi di salute, all’assemblea pubblica, promossa dal Partito democratico al Santa Maria per incontrare i cittadini, ma sono, comunque, vicina a Franco Ceccuzzi e a tutti i democratici che sono impegnati a proseguire la strada del rinnovamento per continuare a costruire il futuro del nostro territorio”. Con queste parole, Elisa Meloni, segretario provinciale del Pd di Siena commenta quanto emerso nel corso dell’assemblea pubblica “Il rinnovamento non si ferma”, promossa dai democratici senesi nei giorni scorsi al Santa Maria della Scala.
“La decisione di Franco Ceccuzzi di rassegnare le dimissioni – prosegue Elisa Meloni – rappresenta un atto di responsabilità politica e istituzionale. Un impegno ulteriore a cui il sindaco di Siena non si è mai sottratto, portando avanti, nel corso del suo mandato, con forza e determinazione, una concreta politica di cambiamento, mossa dall’unico scopo di tutelare gli interessi di Siena e dei suoi cittadini. Al Santa Maria della Scala, l’altra sera, i cittadini senesi, con la loro calorosa partecipazione, hanno dimostrato di apprezzare e sostenere le azioni di rinnovamento che si sono palesate nelle scelte operate sulla Banca Mps e nel Policlinico. Dal loro appoggio e dalle parole coraggiose che il sindaco di Siena ha rivolto alla platea del Santa Maria, ci arriva la forza per continuare a portare avanti un’azione di rinnovamento che la città stessa ci chiede”.
“Quello che hanno fatto sette consiglieri comunali del Pd – continua Meloni – entra nelle pagine di storia come uno dei momenti più neri e oscuri della vita politica e istituzionale del nostro territorio. Non c’è altro modo per definire un atto vergognoso come la raccolta delle firme contro il proprio sindaco per provocare l’interruzione anticipata del mandato. Ora dobbiamo impegnarci tutti per non interrompere il progetto di rinnovamento portato avanti da Franco Ceccuzzi e dalla sua giunta. Per il Pd è altrettanto importante fare in modo che tutto questo non possa più accadere. Se attori e registi del tradimento del mandato elettorale sono ormai fuori dal partito, il silenzio della cultura politica che li esprime diviene, di ora in ora, una colpevole condivisione dell’operato dei sette traditori. Senza una presa di distanza come ha chiesto la direzione provinciale, anche essa rischia di essere del tutto inconciliabile con il Pd e con il suo futuro. La funzione di governo che esprimiamo – conclude Meloni – deve essere al riparo dagli interessi personali e di gruppo, dalle pressioni e dai ricatti. Per questo, deve essere svolta da donne e uomini liberi, svincolati da sodalizi di potere”.
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